digitalizzazione
La sostenibilità digitale: un tema sempre più centrale
Cos'è la sostenibilità digitale e quanto inquina internet.
Il tema della sostenibilità digitale sta diventando sempre più centrale, dopotutto se "Se Internet fosse uno Stato, sarebbe il 7° più inquinante".
Così infatti si "apre" il Sustainable Web Manifesto, il documento che rappresenta la base programmatica di una grande intesa tra le più importanti multinazionali del settore digitale, sulla necessità di rendere internet un mondo più pulito, soprattutto per quel che riguarda le sue responsabilità in termini di emissioni di CO2.
È ancora un tema poco dibattuto, infatti internet non è nemmeno tra i primi dieci suggerimenti di Google nella ricerca dei maggiori fattori inquinanti, ma tutto quel che vediamo online ha un costo in termini di impatto ambientale.
Caricare e rendere fruibili i nostri contenuti in un sito web strutturato richiede un quantitativo di energia che si traduce in produzione di CO2, ciò dipende in gran parte da come il server che "ospita" il nostro sito si procura l'energia necessaria per costruirlo e renderlo visualizzabile.
La questione della sostenibilità digitale viene da (non molto) lontano...
Negli ultimi 10-15 anni, il volto della rete è radicalmente cambiato. Il continuo sviluppo dei linguaggi di codifica e l'allargamento sempre più importante della banda su cui viaggiano i dati restituiscono, all'interfaccia che ci si presenta agli occhi quando apriamo un sito internet, possibilità sempre maggiori.
Prima dello sviluppo della fibra ottica o del 4G per il traffico mobile, mettere online video o immagini di alta qualità era addirittura controproducente nell'ottica di arrivare a più persone possibile, in quanto il numero di utenti dotati di mezzi sufficientemente potenti per aprire online file di grandi dimensioni era ancora esiguo.
Tutti ricordiamo attese che sembravano interminabili mentre i nostri pc o i primi smartphone cercavano di caricare audio e video o semplicemente immagini in alta definizione. Lo sviluppo di tecnologie sempre più performanti oggi non ci mette più di fronte a scelte di compromesso.
Più contenuti, più dati, più utenti
Il volume dei dati è aumentato esponenzialmente, quindi, sia in termini di singoli file (quantità) sia in termini di bytes per file (qualità). Immagazzinare e mantenere attiva questa mole di informazioni costa: ci vogliono infrastrutture ed energia per farle funzionare.
La media di CO2 prodotta per una singola visualizzazione di una pagina internet è di circa 1,76 grammi. Un sito ad alta concentrazione di dati, che significa molte immagini e video di alta qualità, può produrre fino a 10 grammi di CO2 per singola visualizzazione.
Il dato in sé potrebbe significare poco se non lo contestualizziamo in un mondo che a oggi vede 1,88 miliardi di siti online fruibili efficacemente dalla metà circa della popolazione mondiale (3,9 miliardi di persone): quella che ha la possibilità di accedere liberamente alla rete.
Se consideriamo che lo sviluppo delle piattaforme e degli strumenti per navigarle allargherà ancora di più nei prossimi anni questo paniere, non possiamo non immaginare che l'impatto della rete sull'ambiente rischia di diventare critico.
La sostenibilità dei contenuti
Prendiamo ad esempio uno degli aspetti della rete che ha subito il più rilevante miglioramento prestazionale nell'ultimo decennio. Lo streaming.
Secondo uno studio di The Shift Project, il gruppo di studio no-profit francese attivo dal 2010 sul rilevamento e il monitoraggio delle questioni legate alla transizione ecologica, il traffico di tutto lo streaming video di internet produrrebbe circa 306 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
Il tema della sostenibilità digitale toccato dal Sustainable Web Manifesto non riguarda però solo il funzionamento di internet, cioè il contenitore, ma anche la natura della sua proposta, di quello che c'è in vetrina.
Tra le linee guida del documento, trova spazio la questione etica della proposta di valore dei contenuti internet.
La rete deve proporre prodotti e servizi di facile fruizione, di trasparente efficacia, di comprovata qualità.
Internet deve parlare dei temi della sostenibilità e deve esserne l'emblema, per questo deve dare il buon esempio.
L'Hosting "verde" è tra le soluzioni della sostenibilità digitale
Già da diversi anni esistono molte società di hosting alle quali possiamo richiedere spazio per il nostro sito e i suoi contenuti. I servizi sotto elencati, alcuni nati proprio in risposta a questa problematica, certificano in vari modi la propria impronta ecologica.
L'uso di energia da fonti rinnovabili, alcune provenienti addirittura da impianti di proprietà, oltre al ripristino dell'equivalente in alberi della CO2 prodotta, fino all'istruzione di vere e proprie condotte di comportamento da far seguire agli utenti sono alcune delle pratiche proposte da queste società.
Efficientare le risorse dedicate alla rete è il futuro
L'hosting "green" va di pari passo agli investimenti strutturali sulla rete, che non è solo energivora a causa di comportamenti poco parsimoniosi da parte dei naviganti, o dell'accrescersi del suo numero, ma anche perché i server, ovvero le banche dati che contengono le informazioni online, hanno bisogno di grandi risorse sia per essere costruiti, sia per funzionare al meglio.
Ecco spiegato il motivo di alcune sperimentazioni a dir poco audaci, come quella di Microsoft, che ha letteralmente affondato un intero data center (un enorme container pieno di moduli di memoria) 35 metri al di sotto della superficie del mare a largo delle coste scozzesi delle isole Orcadi.
Il Microsoft Project Natick si è rivelato un successo.
Non solo i moduli sono stati ripescati riportando danni esigui, in misura molto minore a quelli riscontrabili in strutture equivalenti sulla terra ferma, ma hanno anche prodotto un risparmio in termini di consumo energetico di straordinaria rilevanza, grazie alle basse temperature garantite dall'ambiente sottomarino del Mare del Nord.
La sostenibilità digitale è un mix di competenza, tecnologia e buone pratiche
Come in ogni ambito della transizione ecologica, sono i nostri comportamenti che fanno pendere l'ago della bilancia verso la sostenibilità ambientale del progresso della nostra società.
Le nostre abitudini di vita, anche quelle legate alle nuove tecnologie, hanno un impatto tutt'altro che virtuale, come abbiamo visto. Il mercato ci offre soluzioni in questo senso nella misura in cui noi le premiamo con le nostre scelte commerciali, ma anche con buone pratiche di utilizzo dei mezzi e delle risorse.
Le sfide del futuro sono la costante ricerca di soluzioni ai nostri problemi, e alla consapevolezza che questi sono legati a doppio filo con la sostenibilità del nostro ambiente: la casa di tutti noi, il nostro pianeta.
Sbriciolamento dei cookie un tema che segnerà il futuro digitale
Sbriciolamento dei cookie un tema che segnerà il futuro digitale
Il tema dello sbriciolamento dei cookie sarà uno dei trend del prossimo futuro digitale. Infatti è previsto un arresto all'utilizzo dei cookie ad interesse di un corretto trattamento dei dati degli utenti, raccolti ed immagazzinati durante la navigazione online, in piattaforme specializzate nella loro gestione. Il blocco all'uso dei cookie, costituirà un vantaggio o un ostacolo per le imprese?
I cookie, facciamo chiarezza.
I cookie, cosa sono? come funzionano? E come vengono utilizzati?
I cookie, piccoli file di testo che si muovono all’interno del sito web e memorizzano i nostri movimenti, le nostre azioni ed i nostri schemi di ricerca sul web.
I cookie raccolgono e ricordano le informazioni che rilasciamo durante la navigazione nel web.
La nostra wishlist di Amazon non esisterebbe senza l'uso dei cookie ma è necessario fare chiarezza rispetto le tipologie e le differenti funzionalità dei cookie.
Durante la navigazione online le attività sono raccolte e registrate in questi archivi online e posso essere conservate o al contrario eliminate al termine della sessione di navigazione.
Le due tipologie principali
I cookie possono essere classificati in due macro-categorie:
- I cookies di sessione, finalizzati alla navigazione e che vengono eliminati al termine della sessione.
- I cookies permanenti al contrario vengono conservati e utilizzati per scopi commerciali ed iniziative di marketing.
Sono strumenti che acquisiscono e trattano i nostri dati privati e le nostre informazioni sensibili, perciò l'utilizzo dei cookie deve essere conforme alle vigenti norme sulla privacy.
Dubbi sulla liceità, il caso dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
Nel Mercato Unico Europeo la tutela della privacy degli utenti è un argomento molto sentito e spesso al centro di direttive e regolamenti degli organi comunitari. Nel mercato quindi operano diversi paesi i quali adottano norme e direttive differenti rispetto il tema della tutela dei dati. Non stupisce quindi che, soprattutto ultimamente, il testo del trattamento dei dati sia passato sotto la lente del GDPR e dei Garanti della Privacy degli stati membri.
Per quanto riguarda il caso italiano: Il Garante per la privacy emana nel 2014 il primo provvedimento sulla privacy finalizzato a stabilire una "cookie law" con l'obiettivo di stabilire limiti e possibilità di utilizzo dei cookies che siano validi per tutti gli operatori internet. La normativa prevede l’obbligo di comunicare all'utente come vengono utilizzati i cookie nel sito e quali dati vengono trattati e ne vieta il loro trasferimento in Paesi che hanno norme sulla privacy diverse.
Al termine della sessione i cookie internet vengono catagolati in apposite piattaforme per la loro gestione le quali consentono di accedere ai dati per elaborare strategie di mercato ottimali.
La maggior parte degli operatori web si affida, per la gestione dei cookie, alla piattaforma Google Analytics come strumento più utilizzato per la loro analisi, conservazione e trasferimento. La piattaforma richiama la nostra attenzione visto il recente caso collegato al provvedimento emesso dal Garante per la privacy il 9 Giugno 2022 in cui annuncia l’illecito trattamento d’uso dei cookie da parte di Google Analytics.
Il sistema è stato infatti accusato di aver trasferito dati sensibili degli utenti, ottenuti con i cookies permanenti, rispetto pagine visitate, servizi proposti e indirizzi IP agli Stati Uniti, paese che però non prevede legislazioni e normative sulla privacy coerenti con quelle italiane. L'attuale cookie policy italiana non consente la condivisione dei dati con un Paese che prevede un'elaborazione dei dati utente diversa.
Successivamente la sentenza i siti web che utilizzano Google Analytics per la conservazione e gestione dei cookie sono stati invitati a verificarne la conformità. Di seguito è possibile consultare il testo completo del decreto.
La questione ha generato discussioni e polemiche per l'utitlizzo dei cookie che si sono manifestate nell'invio, di una mail a 6000 aziende italiane, da parte di Federico Leva, nella quali richiede la cancellazione dei cookie dal sistema entro 31 giorni.
Soluzioni alternative per un trattamento dei dati dei cookie in conformità con il GDPR
Quindi per quanto riguarda Google Analytics, nella sua versione 3.0, possiamo confermare che ad oggi viola la normativa sulla protezione dei dati , mentre per Google Analytics 4 sembra ci sia ancora un'area di incertezza.
L'attuale normativa, adottata e conformata dall' Autorità Garante italiana secondo i precedenti conformi dei garanti austriaco e francese, boccia la versione 3 di Google Analytics.
Di fronte ciò, l'Autorità garante della privacy francese propone un elenco di valide alternative e soluzioni conformi alla normativa che si possono utilizzare per la gestione dei cookie, queste alternative sono state accolte anche dalla Autorità italiana
Le principali alternative proposte nel documento francese sono:
- Analytics Suite Delta
- SmartProfile
- Trust Commander
- Wizaly
- Wysistat Business
- Piwik PRO Analytics Suite
- Abla Analytics
- BEYABLE Analytics
- etracker Analytics (Basic, Pro, Entreprise)
- Retency Web Audience
- Nonli
- CS Digital
- Matomo Analytics
- Wizaly
Sbriciolamento dei cookie
Tutto questo bailamme circa il corretto trattamento dei dati raccolti con i cookies punta verso il trendi di un possibile “sbriciolamento dei cookies”che vede Google al centro della comunicazione con l'obiettivo di confermare questo aspetto.
Ma cosa intendiamo esattamente con “sbriciolamento dei cookies” ? Il focus coinvolge in particolare i cookie permanenti che interessano dati sensibili, intimi e personali degli utenti. Ma di fronte a queste complicanze, come può un’azienda gestire la privacy e l’utilizzo dei cookie?
I cookie quindi saranno sostituiti da soluzioni di terze parti che offrono tecnologie più moderne e permettono l’accesso alle informazioni degli utenti senza comprometterne la privacy. La sostituzione dei cookies quindi sarebbe supportata dal subentro di strumenti ad alta capacità tecnologica in grado di organizzare i dati rispettanto la privacy degli utenti.
Tra le soluzioni proposte, emerge quella del Topic suggerita da Sandbox con l'obiettivo di sostituire i tanti vituperati cookie di terze parti. La risorsa infatti ha lo scopo di raccogliere esclusivamente i dati consentiti dall'utente durante la sua navigazione.
La strada per rispondere alla coscienza degli utenti sembra essere valida anche se il rilascio di consenso all'uso dei propri dati personali si avverte ancora come un'intrusione alla privacy.
La sfida per i Brand? Ora dovranno confidare maggiormente negli strumenti di ricerca qualitativa per monitorare i comportamenti dei loro consumatori ed implementare il loro business.
IL MARKETING DIGITALE AL SERVIZIO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE AZIENDALE.
IL MARKETING DIGITALE AL SERVIZIO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE AZIENDALE.
Uno degli ambiti che muove sempre più l’interesse delle imprese è il marketing digitale, come leva di sviluppo dell’internazionalizzazione, ovvero il posizionamento della propria offerta commerciale in mercati che fino a ieri sembravano irraggiungibili.
La trasformazione digitale sta cambiando radicalmente il nostro mondo in tutti i settori, da quello della produzione industriale a quello della distribuzione e dell’approvvigionamento di beni e servizi, fino a toccare la nostra vita privata, i rapporti sociali e professionali.
Comunicare, raccontare, proporre e infine vendere i propri prodotti in un mondo globalizzato e “aperto” sfruttando il web e le nuove tecnologie è la sfida del futuro, o meglio del presente.Leggere di più
Il mondo Digital negli Stati Uniti
Alla scoperta del mondo digital negli Stati Uniti!
"Land of the free", prima economia del mondo... Gli USA sono una realtà straordinaria che pensiamo di conoscere bene ma che in realtà ci sfugge sempre un po'! Quando parliamo di digital negli Stati Uniti, quanto ne sappiamo veramente?
I canali di digital marketing sono diversi e numerosi e permettono di poter interagire o essere notato dal pubblico di destinazione.
Scegliere quale strumento usare o meno dipende soprattutto dalle caratteristiche mercato di riferimento.
Ecco quindi che chi vende prodotti o servizi in un mercato frenetico e gigante come quello degli USA deve conoscere le caratteristiche basilari di questa realtà e seguire delle strategie di marketing, fondamentali per superare ostacoli e operare in un territorio molto diverso da quello italiano.
Nell'articolo di oggi, getteremo una prima luce sui canali e i metodi più utilizzati nel mondo digital a stelle e strisce!
Digital negli Stati Uniti: il Video Marketing
Il video marketing è un canale che sta riscontrando la crescita più rapida, infatti si stima che entro la fine del 2022, i video online rappresenteranno oltre l'82% di tutto il traffico Internet dei consumatori, 15 volte in più rispetto al 2017 (Cisco).
Rispetto agli altri strumenti digitali è probabilmente quello con il maggior potenziale. Il video va mantenuto breve e deve essere coinvolgente, per non far distogliere l’attenzione, soddisfare i tempi dei social media e fornendo comunque le informazioni necessarie in pochi secondi.
Non è un caso che il 72% delle persone ha affermato che preferirebbe conoscere un prodotto o servizio tramite video e l'84%, afferma di essere stato convinto ad acquistare un prodotto o servizio guardando il video di un brand (Optinmonster).
A confermare questo trend dell’importanza dei video nel social media marketing è insider intelligence, che ha recentemente pubblicato un articolo con le previsioni della spesa della pubblicità online. L’articolo evidenzia come i servizi AVOD (Advertisement based video on demand) abbiano avuto una crescita del 200% dal 2021 al 2022, confermando ancora il trend positivo per il formato video come principale mezzo di comunicazione e promozione online.
Digital negli Stati Uniti: Social Media Advertising
I social media sono una delle vie di comunicazione b2c e b2b principali per chiunque voglia far conoscere il proprio prodotto ad un pubblico interessato.
Negli Stati Uniti contiamo un pubblico di 270.1 milioni di persone che trascorrono mediamente 2h e 14m sulle piattaforme, dato in crescita se pensiamo che nel 2015 la media era di 1 ora e 50 minuti.
Ecco le piattaforme con i tempo di utilizzo più alti:
- TikTok: 25 ore al mese
- YouTube: 22 ore al mese
- Facebook: 16 ore al mese
- Instagram: 7 ore al mese
- Messenger: 3 ore al mese
Stando ai dati, il 31.9% degli utenti utilizza i social per cercare nuovi brand e il 28.9% segue un brand sui social, per restare aggiornato e conoscere nuovi prodotti dei marchi.
Inoltre la particolarità della pubblicità sui social media è la possibilità di personalizzare la pubblicità a seconda della categoria di utenti desiderata.
Questa selezione è possibile grazie all’enorme quantità di dati degli utenti che le piattaforme possiedono e che gli inserzionisti possono usare a proprio vantaggio.
Il mercato delle ads nei social media raggiungerà i 137 miliardi nel 2022 dopo avere già superato i 100 miliardi nel 202, questi numeri sono esemplificativi delle enormi potenzialità del mercato delle ads digitali.
Digital negli Stati Uniti: Influencer Marketing
Chi sono gli influencer? Persone con un account social, che possiedono un ampio seguito di follower fedeli ai quali raccontano della loro vita con post, foto, video ecc..
E’ proprio il loro essere influenti che li rende un canale pubblicitario molto efficace che porta i prodotti di fronte a un mercato target altamente coinvolto.
Questa forte fiducia convince le persone ad acquistare prodotti e servizi, che ascolteranno le opinioni degli influencer, agendo in base alle loro raccomandazioni.
Come utilizzare gli influencer per le proprie campagne?
L'influencer marketing, può essere un vantaggio per il tuo marchio in diversi modi:
- Puoi chiedere agli influencer di fare un video sponsorizzato o pubblicare sui loro canali promozionali;
- Puoi inviare gratuitamente i tuoi prodotti affinché vengano promossi;
- Lanciare prodotti o contenuti collaborativi;
- Sollecitare recensioni inviando omaggi agli influencer;
- Organizzare concorsi e omaggi e pubblicizzarli con gli influencer o aggiungere i prodotti al loro concorso di omaggi;
- Avere un influencer che "prenda il controllo" delle piattaforme social;
- Coinvolgere gli influencer come ambasciatori del marchio a lungo termine;
Queste persone possono rendere la percezione del marchio più accessibile e riconoscibile, aiutando così ad ottenere nuovi follower di alta qualità e comunicare in modo efficace i tuoi valori.
Negli Stati Uniti il mercato ha avuto una crescita costante, arrivando a 9,7 miliardi di dollari nel 2020 e 13,8 miliardi di dollari nel 2021.Quest'anno, si prevede che il mercato si espanderà a un enorme settore da 16,4 miliardi di dollari.
Ma a cosa si deve esattamente questa crescita? La risposta è nei social media.
La crescente popolarità dei formati video brevi su piattaforme come TikTok, Facebook e YouTube, sommati all'effetto della pandemia globale sui consumatori, sono la causa principale dell'enorme crescita di questo canale di promozione.
Email Marketing
Questo canale marketing non è sicuramente tra i più recenti, ma non per questo perde la sua efficacia.
A differenza dei social media, la mail è un canale più stabile, poiché non presenta algoritmi, e dunque viene ricevuta dall’85% delle persone a cui si invia.
Offre la possibilità di comunicare direttamente con gli utenti, di inviare materiale personalizzato e dispone di uno dei più alti ritorni sull'investimento (ROI) di qualsiasi canale di marketing.
I numeri dell'email marketing negli USA
Oltre il 91% degli utenti Internet americani possiede un account di posta elettronica e questo ci induce a non trascurare questo canale di mercato. Inoltre i rispetto al tasso di coinvolgimento dello 0,6% dei social media (Facebook, Instagram e Twitter), le mail aperte in media sono pari al 22% delle inviate.
Le attività che si possono svolgere con l’email marketing sono:
- Crea newsletter per condividere informazioni rilevanti o educare il pubblico;
- E-mail di follow-up per ricordare ai visitatori del sito Web, gli articoli lasciati nei propri carrelli oppure confermare gli acquisti con le ricevute;
- Email di benvenuto per i nuovi clienti;
- Contenuti promozionali che annunciano nuovi lanci, eventi speciali, sconti o omaggi;
- Richiedere/condividere recensioni e Feedback;
Cogli le opportunità del digitale con un Digital Export Manager!
Una premessa necessaria
Perché trattiamo di Digital Export Manager? Perché per l’Italia l’export rappresenta il vero motore dell’economia, con il valore del ‘made in Italy’ è ad oggi riconosciuto in tutto il mondo.
L’Italia è passata negli ultimi dal decimo posto all’ottavo nella classifica dei Paesi esportatori con una quota di mercato dell’2,8%. Un grande risultato che sottolinea sempre l’importanza per tutte le aziende, PMI comprese, di affacciarsi nei mercati internazionali.
Per fare ciò alle imprese serve avviare una strategia di internazionalizzazione sui mercati esteri o affermare la presenza di un’azienda nei mercati esteri di riferimento, sfruttando anche le occasioni offerte dalle tecnologie digitali.
Ma soprattutto le PMI spesso possono essere in difficoltà ed andare contro ad una serie di problematiche nell’affacciarsi nei mercati esteri come il fatto che potrebbero non riuscire a raggiungere determinati mercati o il fatto di non disporre di un ufficio estero. Leggere di più
ESSERE WANGHONG PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DELLA CINA
ESSERE WANGHONG PER COGLIERE LE OPPRTUNITÀ DEL MERCATO DIGITALE CINESE
Essere wanghong (dal mandarino "wangluo hongren", letteralmente essere caldi nella rete) è ormai un must per il mercato digitale cinese.
Questo perché la Cina è il mercato di riferimento per quanto riguarda l’innovazione digitale e detta le abitudini dagli alti livelli fino al consumatore finale - basti pensare che sono cinesi le innovazioni del messaggio vocale e del QR code-.
Al giorno d’oggi app come ad esempio WeChat sono usate da centinaia di milioni di persone, un numero enorme di potenziali consumatori.
Senza considerare le app di social commerce come DouYin, TaoBao e Kuaishou che uniscono contenuti di e-commerce e segmenti di live streaming risultanfo sempre più attrattive per i consumatori cinesi.
Per questo le aziende devono capire come utilizzare queste app per cercare di promuovere i loro business, diventando appunto wanghong.
COSA SIGNIFICA ESSERE WANGHONG E CHI SONO
Il termine wanghong è una parola davvero interessante.
Il neologismo è composto da due caratteri: quello di “rete” e quello di “rosso” ma anche e sopratutto “caldo”.
Ecco quindi che wanghong è diventato il neologismo per identificare il contenuto più in del web, ma non solo.
Wanghong ha seppellito il termine “cool” in cinese, tanto per cui wanghong ormai lo si può dire di tutto, da un prodotto ad una città.
E quando qualcosa viene definita come wanghong, significa che si parla di qualcosa di celebre e invidiabile.
Obiettivo di un brand in Cina è quindi, quello di diventare wanghong.
Chi sono gli wanghong?
Il termine è nato per designare le cosidette “celebrità di internet”.
Queste sono una sorta di influencer che usano la loro popolarità per pubblicizzare ai loro fan beni o servizi.
Gli strumenti più importanti per loro sono le piattaforme di social media cinesi: gli Wanghong si presentano su WeChat, Sina Weibo, Tik Tok (solo per citarne alcune).
L’enorme numero di fedeli seguaci e fan viene mobilitato ed è pronto ad acquistare qualsiasi prodotto consigliato dal loro influencer di riferimento.
Questo perché gli Wanghong sono in grado di mettere un volto e un allure ai prodotti, invece di puntare tutto sulla forza di un brand che di per sé è anonimo e impersonale.
Pubblicando immagini o video in streaming utilizzando o indossando un prodotto, gli Wanghong convincono i loro follower ad acquistare questi prodotti grazie ad una relazione che si instaura tra celebrità e fan.
Un Wanghong per essere tale, può giocare su diversi aspetti quale l’aspetto, il carisma, la personalità e il senso dell’umorismo e ottengono il loro successo attraverso la condivisione di contenuti appositamente creati per le diverse piattaforme social (Weibo, Wechat, Taobao).
BUSINESS MODEL: ONLINE RETAILING E SOCIAL MEDIA ADVERTSING
Sono due i modelli di business che un wanghong può utilizzare nella sua attività: online retailing e social media advertising.
Online retailing
Per quanto riguardo il primo modello di business dell’online retailing, gli Wanghong vendono i loro stessi prodotti, pubblicizzandoli soprattutto tramite live.
A volte possono anche collaborare con brand che creano i prodotti che loro stessi hanno progettato. Poi li pubblicano sui loro social media o e-commerce affinchè i loro fan possano acquistarli.
Questi ovviamente sono molti influenzati nel comprare questi prodotti perché comprandoli è come se si sentissero di potersi relazionare di più con prodotti creati da persone come loro.
Allo stesso anche gli Wanghong sono influenzati nella creazione del prodotto dai loro fan in quanto avendo un forte rapporto con loro, sanno cosa gli piace e ne tengono conto nella creazione dei loro prodotti.
Social media advertising
Per quanto riguardo il modello del social media advertising gli Wanghong lavorano con marchi affermati per pubblicizzarne prodotti o servizi ai loro fan
. I brand pagano gli Wanghong che in cambio creano contenuti accattivanti per ispirare la loro fan base ad acquistare questi prodotti o servizi.
In questo caso è importante che le aziende scelgano un Wanghong adatto, con uno stile simile ai prodotti che vogliono pubblicizzare, cioè identificare quelli che possano comunicare con la nicchia di mercato a cui è rivolto il prodotto.
IL DIGITALE CINESE, UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE
Il mercato digitale cinese, è un mondo in continuo sviluppo, dove nascono nuove figure e i coni d’ombra non mancano... Analizziamoli insieme.
Non solo Wanghong: ad ogni utente il suo influencer
Per questo affianco agli Wanghong, man mano che il mercato digitale andava evolvendosi, sono nati anche altri tipi di influencer come i KOL (Key Opinion Leaders) e i KOC (Key Opinion Consumers).
Qual’è la differenza? Possiamo dire che gli Wanghong sono influencer professionisti, mentre i KOL hanno spesso altri lavori.
Questi sono infatti in primis figure esperte in un determinato settore, diventate poi famose nel web.
La maggior parte di loro è nata dopo gli anni 80 e 90 quindi il loro pubblico in genere è giovane quanto loro, solitamente si tratta di Millenials o della Generazione Z, e li percepiscono come più credibili e vicini a loro rispetto ad uno spot pubblicitario creato a tavolino.
Invece i KOC sono veri e propri consumatori, che forniscono le loro opinioni e raccomandazioni.
Anche se hanno un numero di iscritti minore, hanno comunque un grande impatto sul loro pubblico in quanto nelle recensioni dei prodotti non sono pagati dal brand e ciò li rende genuini agli occhi di chi li segue.
Inoltre questi avendo meno follower posso entrare meglio in contatto con la propria community e le persone sembrano più che parlano con un amico che con un brand ambassador risultando loro più autentici e affidabili.
Ogni influencer ha uno stile comunicativo e modi di fare differenti, oltre che un pubblico differente; per questo è fondamentale che le aziende scelgano il giusto influencer coerente con ciò che vuole mostrare al pubblico e riuscire ad essere così veramente wanghong.
Le Big Tech cinesi investono nel metaverso
Il mercato digitale cinese è un mercato in fermento e sempre pronto all'innovazione. Si è anche molto parlato di metaverso in Cina: pare che il metaverso cinese potrebbe separarsi da quello globale e secondo Morgan Stanley il mercato del metaverso potrebbe assumere il valore complessivo di 52 trilioni di yuan, vale a dire oltre 7,2 trilioni di euro.
Infatti sei dei giganti della tecnologia cinese, tra cui Baidu, Alibaba e Tencent (collettivamente noti come BAT), sono entrati tra le prime 10 aziende al mondo che hanno depositato il maggior numero di domande di brevetto VR/AR negli ultimi due anni.
A cominciare fu Baidu alla fine del 2021 che lanciò la sua app “Land of Hope” con cui attraverso la creazione di avatar, il software consente agli utenti di entrare in un ambiente virtuale che combina storia cinese ed ambienti futuristici.
Ad inizio 2022 è stata poi lanciata un’applicazione di nome “Jelly”, che permette all’utente di creare una versione virtuale di sé e interagire con un massimo di 50 amici in uno spazio condiviso e che ha superato addirittura WeChat sull’iOS App Store cinese per diventare la più scaricata della settimana.
Forse è ancora troppo presto per sapere come lo sviluppo del metaverso influenzerà il modo di essere wanghong nel digitale cinese, ma senza dubbio non mancheranno le sorprese!
E mentre le trasformazioni avvengono, il nostro compito è quello di rimanere aggiornati sull'evoluzioni del mercato digitale più grande del mondo, al fine di poter apprendere nuove lezioni!
I Brand alla conquista del mercato di seconda mano con il digitale!
I Brand della moda puntano al mercato di seconda mano grazie al digitale!
Il mercato di seconda mano relativo al settore della moda è oramai un business multimiliardario di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta.
Senza da un lato, i privati hanno la possibilità di guadagnare qualcosina liberando allo stesso tempo spazio nell’armadio, dall’altro questo fenomeno non è rimasto inosservato al settore fashion.
Da fenomeno grassroots, nato dall’iniziatva dei singoli, il secondhand market rappresenta un’ottima strategia per i brand di raggiungere nuovi clienti e farsi conoscere sotto una luce differente.
Le strategie intraprese dai Brand più celebri
Notando il continuo incremento del fatturato e della popolarità del second hand clothes, alcuni brand si sono spinti oltre i loro obiettivi “standard”, decidendo di approdare in questo nuovo mercato.
Di solito, le strategie seguite per sfruttare le potenzialità di questa nuova frontiera del mercato del fashion:
- Appoggiandosi direttamente a siti o app specializzate, creando una pagina aziendale apposita;
- Realizzando i propri marketplace dedicati al commercio di seconda mano, con il fine di gestire internamente il flusso della compravendita;
Gli esempi sono numerosi, oggi ci soffermiamo lo sguardo su quattro esempi da manuale: due marchi d’alta moda e due marchi celebri, ma accessibili ad una clientela più ampia.
Il lusso sceglie “The RealReal”
“Stella McCartney” è il primo marchio di lusso ad aver portato a termine un accordo con “The RealReal”, un mercato online specializzato nella vendita di abiti di seconda mano di alta moda.
Credendo fortemente nell’economia circolare, “Stella McCartney” promuove un sistema di iniziative di sostenibilità per sensibilizzare i consumatori ad effettuare acquisti più consapevoli nel rispetto dell’ambiente.
Questa attenzione però va a braccetto con un’attenta strategia di marketing, al fine di incentivare gli acquisti nelle boutique.
Per esempio, spedendo a “The RealReal” un capo di abbigliamento firmato “Stella McCartney”, si ottiene la possibilità di ricevere un buon del valore di 100 dollari, da spendere online o in un negozio fisico, per comprare prodotti dello stesso brand.
Rimanendo invece in territorio nazionale, scopriamo la collaborazione, risalente al 2020, tra l’azienda italiana “Gucci” e “The RealReal”.
Il marchio “Gucci” si è così avvicinato ulteriormente al concetto di economia circolare e di moda sostenibile, impegnandosi, per di più, per ogni articolo venduto su “The RealReal”a piantare un albero, tramite l’organizzazione no profit “One Tree Planted”.
“Asos” e “Levi’s” giocano in casa
“Asos” e “Levi’s”, invece, hanno puntato ad una strategia radicalmente differente.
Anziché appoggiarsi a marketplace dell’usato già esistenti, hanno deciso di creare le proprie piattaforme per vendere abbigliamento di seconda mano.
“Asos” è un sito web di origine britannica, esperto nella vendita di vestiti e cosmesi, che comprende diversi brand di moda che hanno deciso di affidare una parte dei loro traffici commerciali a questo canale di vendita molto in voga tra i giovani.
Recentemente i proprietari dell’azienda hanno creato all’interno del sito una sezione dedicata al second hand clothes: è nata così “Asos Marketplace”, che permette a chiunque di vendere vestiti usati trattenendo una commissione del 10% sul prezzo fissato.
La storica azienda di jeans “Levi’s” ha invece lanciato la piattaforma “Levi’s SecondHand” con l’obiettivo di “Mantenere l'ambito Levi's ® in circolazione e fuori dalle discariche”.
Il funzionamento è molto semplice: i clienti possono restituire jeans e giacche usati, ovviamente a marchio “Levi’s”, per ricevere in un secondo momento una carta regalo, il cui valore dipende dalle condizioni degli abiti consegnati, da spendere sul sito o nei negozi fisici “Levi’s”.
Per concludere
Attualmente non sono molti i brand che si sono affacciati a questo mondo; forse è una questione di tempo o magari preferiscono che piattaforme o applicazioni dedicate, come “Vinted” o “Depop”, se ne occupino.
Certo che incentivare i clienti a restituire abiti usati per ottenere in cambio gift card o sconti è un’ottima mossa strategica, facilmente realizzabile e... imitabile!
Il digitale si conferma come foriera di opportunità, l'importante è saperle cogliere!
Come diciamo noi di MC Marketing e Comunicazione, l'importante non è essere un'azienda grande ma un'azienda evoluta!
Il second hand market diventa una risorsa con il digitale!
L’esplosione del second hand market nel settore dell’abbigliamento: il futuro sostenibile del settore moda è alla portata di tutti con un semplice click!
Impossibile, negli ultimi tempi, non aver sentito parlare di second hand market, ovvero del mercato di seconda mano o mercato dell’usato.
Un fenomeno che si sta imponendo in maniera significativa, in particolar modo nel mondo online, grazie anche ai social, usati come mezzo di diffusione dalle principali piattaforme protagoniste di questo settore.
Grazie allo sviluppo di app apposite, questo mercato rappresenta un canale di vendita da non sottovalutare, soprattutto per le piccole attività della Moda!Leggere di più
I metaversi: alla scoperta delle 5 principali piattaforme!
Non solo Meta! Alla scoperta degli altri metaversi.
Quando si parla di metaverso, Meta Inc. non è l'unico attore in campo: sono numerosi infatti i metaversi nati e in crescita, da quando nel lontano 1995 il videogioco Active Worlds metteva a disposizione degli utenti il primo mondo virtuale.
Certo, a Zuckerberg va dato il merito di aver fatto entrare il termine nel lessico quotidiano, ma se vogliamo cogliere appieno le potenzialità di questa nuova tecnologia è necessario gettare uno sguardo anche agli altri!
Ed è quello che faremo in questo articolo, dove troverai le informazioni relative alle piattaforme di metaverso più famose!
Una premessa
Il Metaverse come segmento tecnologico ha registrato un'importante crescita negli ultimi due anni, alimentato da investimenti di aziende come Meta Platforms, Microsoft, Epic Games e altre.
Nel 2020, il mercato globale del Metaverse valeva $ 47,69 miliardi di dollari e raggiungerà $ 829 miliardi di dollari entro il 2028, secondo un rapporto del 2021 di Emergen Research.
Ma oltre a Meta, quali sono le società che guidano l'avanzata su questo settore? Eccole:
- Decentraland
- The Sandbox
- Cryptovoxels
- Somnuim Space
- Roblox
Decentraland
Tra i metaversi si distingue Decentraland.
Decentraland è stata una delle prime aziende a presentare una valida prova di concetto per il Metaverse e apre la strada in termini di implementazione del mercato.
Fondata nel 2017, la società ha lanciato la sua piattaforma Metaverse al pubblico nel 2020 e ha visto un recente aumento di popolarità.Decentraland è uno spazio di realtà virtuale (VR) in cui gli utenti possono creare contenuti, interagire tra loro e guadagnare denaro, principalmente attraverso investimenti in token non fungibili (NFT), immobili VR e altre risorse digitali.
La piattaforma è completamente decentralizzata e opera tramite la propria criptovaluta chiamata MANA.
È anche uno dei preferiti da grandi investitori, imprese e governi, in particolare dopo aver ospitato un'ambasciata ufficiale delle Barbados e una nuova mini-città Samsung.
Decentraland in pillole:
- piattaforma decentralizzata lanciata nel 2020 in cui la community gestisce il” territorio” traendo benefici dalle loro azioni e creazioni;
- la realtà virtuale unisce la potenza dei social a quella dei videogiochi;
- si possono scambiare lotti di terreno virtuale, oggetti, beni, tra cui accessori gadget e indumenti NFT e servizi registrati sulla blockchain Ethereum;
- criptovaluta usata: token MANA.
The Sandbox
Questa piattaforma di punta Metaverse è stata originariamente lanciata nel 2012 come gioco multiplayer per telefoni cellulari e dispositivi Microsoft Windows.
La società che sviluppa Sandbox, PIXOWL Inc., è stata acquisita da Animoca Brands nel 2018, dopodiché è gradualmente passata al Metaverse.
Sandbox è un ambiente di gioco in cui gli utenti possono creare giochi, partecipare a eventi, navigare in mondi VR utilizzando mappe e acquistare terreni, in modo simile a Decentraland.
Ha anche il suo token di criptovaluta chiamato SAND.
Anche Sandbox si è rivelato uno dei metaversi preferiti da investitori e marchi.
Gucci ha recentemente aperto un negozio VR sulla piattaforma Metaverse dell'azienda, dove gli utenti possono acquistare, possedere e mostrare i propri acquisti digitali dal marchio.
L'azienda ha anche collaborato con la società di videogiochi Ubisoft per introdurre elementi di franchise di gioco come Assassin's Creed e Prince of Persia nel Metaverse.
The Sandbox in pillole:
- piattaforma lanciata nel 2012 con l'obiettivo primario di capitalizzare l'industria dei videogiochi abbinandola alla blockchain in un momento in cui blockchain e crypto non erano così popolari.
- gli utenti avatar possono creare giochi, partecipare a eventi, navigare in mondi VR utilizzando mappe e acquistare lands, cioè terreni virtuali che possono essere anche venduti come immobili NFT su un marketplace.
- Inoltre le lands possono essere affittate per eventi la cui partecipazione prevede una quota di ammissione, oppure unificate per creare un distretto per attirare più utenti paganti.
- criptovaluta usata: Sand
Cryptovoxels
Cryptovoxels è una piattaforma Metaverse costruita sul protocollo blockchain di Ethereum che offre un mondo di gioco virtuale che supporta sia le esperienze VR che l'uso del PC, dove la sua comunità organizza eventi regolari per gli utenti.
Si può anche creare immobili Metaverse sulla piattaforma e metterli in vendita, inclusi sia appezzamenti di terreno vuoti che edifici prefabbricati come porti, strade, spazi di collaborazione e gallerie d'arte.
Oltre ai lotti di terreno virtuale, la piattaforma ha un ampio mercato per l'acquisto e la vendita di oggetti da collezione digitali come NFT, che vanno da dispositivi indossabili e oggetti di gioco a opere d'arte e abbigliamento.
Cryptovoxels in pillole:
- è compatibile con supporto VR Oculus Quest, Oculus Rift e HTC Vive;
- Origin City è una “island” ( in seguito sono state create altre islands) dove è possibile interagire con altri avatar e i lotti di terreno su cui costruire sono chiamati “parcel”;
- tramite l’elemento costitutivo “voxel” si possono erigere negozi, edifici, infrastrutture di vario genere e gallerie d’arte utilizzando NFT, ma anche aggiungere immagini, gif, file audio etc... ;
- gli altri due elementi costitutivi sono strade (di proprietà) e pacchi (aperti alla vendita pubblica e acquistabili su Opensea, il più grande marketplace di NFT del mondo).
Somnium Space
Somnium Space è una piattaforma Metaverse cross-device a cui gli utenti possono accedere tramite interfacce VR, PC, Web e mobili.
È basato sui protocolli blockchain di Ethereum e Solana e dispone di un proprio mercato delle risorse.
Gli utenti dovranno installare l'estensione MetaMask o Dapper prima di eseguire Somnium Space, ma è relativamente facile da usare e non richiede visori VR per godere di tutte le sue funzionalità.
Somnium Space ha diverse capacità uniche che lo distinguono in un mercato competitivo.
Ad esempio, gli utenti possono scegliere di "vivere per sempre", dove vengono automaticamente registrati sulla loro proprietà virtuale per future analisi dell'IA.
Anche quando gli utenti non potranno più accedere alla piattaforma, l'intelligenza artificiale darà vita ai loro avatar.
Somnium è anche un mondo completamente programmabile, che consente agli utenti di programmare le proprie esperienze e sviluppare risorse monetizzabili.
Somnium Space in pillole:
- esperienza virtuale con visori VR;
- ambiente completamente aperto di realtà virtuale dove gli utenti possono acquistare terreni, case e altre risorse online ma anche esplorare le creazioni di altri giocatori;
- gli NFT possono essere creati e messi in vendita nel proprio spazio virtuale di gioco oppure su Opensea;
- un esempio di NFT è il biglietto venduto per partecipare ad un evento, ma la posizione in cui si svolgerà sarà visibile solo da chi l’ha acquistato;
- play-to-earn è l’obiettivo futuro, cioè chi guiderà altri utenti nel gioco sarà premiato in criptovaluta;
- criptovaluta: CUBE .
Roblox
Roblox è un sistema di gioco e creazione di giochi online che si è gradualmente evoluto in una piattaforma Metaverse che offre un'ampia varietà di esperienze virtuali ai suoi utenti, comprese quelle VR.
La società ha recentemente collaborato con la NFL per lanciare un gioco Metaverse prima del Super Bowl del 2022.
Roblox ha milioni di utenti in tutto il mondo e mira a riunire la sua enorme base di utenti e la raccolta di esperienze sotto un unico tetto.
Roblox è gratuito, anche se potrebbe essere necessario acquistare ulteriori oggetti di gioco e risorse digitali e offre una gamma di esperienze VR in diversi generi come anime, horror, giochi di ruolo, azione e simulazioni di vita reale.
Nel 2022 prevede di aggiungere una serie di nuove zone di disponibilità e data center per supportare la crescita futura, è tra i metaversi, uno di quelli più di successo.
Roblox in pillole:
- la piattaforma Roblox è centralizzata legalmente sotto Roblox Corporation, ma è decentralizzata sotto il lato creativo;
- è gratuita, ma è sicuramente necessario accrescere gli oggetti tramite acquisti;
- offre un’ampia varietà di esperienze VR;
- più di 50 mln di utenti attivi ogni giorno, con una fascia di età prevalentemente giovane;
- molti ragazzi imparano a programmare mentre sviluppano i propri giochi sulla piattaforma;
- nel 2021 i ricavi sono aumentati del 108% rispetto al 2020;
- una delle caratteristiche più uniche di questo metaverso dalle grandi opportunità commerciali è che invita i giocatori stessi a creare il metaverso, partendo dai propri avatar che possono addirittura avere un outfit brandizzato e personalizzato.
Qualche parola conclusiva su questi metaversi
Concludiamo qui questa panoramica sui principali metaversi oltre quello reso celebre da Meta.
Restare aggiornato e conoscere le caratteristiche di queste piattaforme è utile per sapere come muoversi in questo settore dove le trasformazioni radicali sono all'ordine del giorno!
Moda e Metaverse: due mondi sempre più vicini!
I marchi della moda puntano sul metaverse
In questo periodo di trasformazioni, il mondo della moda e Metaverse sembrano avvicinarsi sempre più.
In concomitanza con la Milano Fashion Week, il gruppo Benetton annuncia l'apertura di un punto vendita nel Metaverso, un riflesso del punto vendita in Corso Vittorio Emanuele, pronto ad offrire un'esperienza di acquisto radicalmente diversa.
Ma perché Benetton ha fatto questa scelta? E come si muovono gli altri Brand della moda? Scopriamolo insieme.Leggere di più