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Personal branding: perché metterci la faccia è importante!
Nelle piazze affollatissime del web e dei social distinguersi è una sfida! Ecco che il personal branding si rivela una strategia vincente!
Se è vero (come è vero), che nessuno è uguale all'altro, puntare sulle nostre caratteristiche uniche, personali, professionali e valoriali, ci permetterà di rendere unico e facilmente riconoscibile anche il nostro brand.
Ma per fare ciò, non bisogna avere paura di metterci la faccia!
Come creare un personal branding efficace
Cosa si intende per personal branding? Con questa espressione ci riferiamo a tutte quelle strategie e azioni volte a promuovere l’immagine di noi stessi, ponendo l’attenzione sia sulle nostre hard skills sia sulle nostre soft skills.
La parola branding ci suggerisce che la promozione del nostro profilo umano e professionale deve seguire le stesse logiche e strategie di promozione di qualsiasi brand: ciò comporta che la nostra immagine debba essere promossa, comunicata e posizionata nella mente del consumatore.
Facile a scriversi ma non a farsi, starai pensando! Non temere fai affidamento a questa lista di passaggi per costruire la tua strategia:
- Identificare il target di riferimento, magari tramite l'utilizzo di Buyer Personas;
- Selezionare gli strumenti da utilizzare per la tua strategia di personal branding;
- Definire i tratti peculiari che ti distinguono dai competitor evidenziando non solo le tue competenze professionali ma anche le tue attitudini e caratteristiche personali;
- Essere te stesso e non peccare di arroganza: per quanto la tua vita sia costellata di successi e soddisfazioni, il pubblico apprezza le persone che riescono a essere umili e amichevoli;
- Creare un’identità online coerente e che sia facilmente identificabile: utilizzare le stesse foto profilo, gli stessi colori, lo stesso claim sui diversi social (Instagram, LinkedIn, Facebook, ecc.);
- Creare contenuti originali e di valore per il pubblico target, condividendo la tua conoscenza ed esperienza;
Una volta aver fatto chiarezza su questi punti, sarà più semplice identificare in linguaggio adeguato e creare lo storytelling adatto per arrivare non solo alla mente ma anche al cuore del tuo pubblico.
Alcuni strumenti per fare Personal Branding nel mondo digitale
Implementare strategie di personal branding nel mondo digital a primo acchito, potrebbe non essere l’attività più facile del mondo e causare un certo spaesamento!
Fortunatamente, gli strumenti che possono aiutarci a rendere questo compito meno complicato, ci sono! I più utilizzati sono:
Brand storytelling
La narrazione del brand è una tecnica molto valida per il personal branding.
Questa strategia di comunicazione ha come obiettivo quello di promuovere la persona/azienda, trasmettendo ciò che fa e ciò in cui crede, riuscendo a creare un collegamento emotivo con il pubblico.
La strategia di brand storytelling non si propone di promuovere un’azienda o una persona affinché rimanga nelle menti delle persone, ma affinché rimanga nel loro cuore.
È risaputo, infatti, che la memoria è emozionale: il nostro cervello tende a ricordare, in modo più vivido e duraturo, circostanze ed eventi che hanno suscitato una reazione emotiva.
Un esempio efficace di brand storytelling è quello di IKEA Next Generation.
Ikea ha sempre dovuto gestire il problema dell’associazione del marchio alla bassa qualità; per risolverlo, la multinazionale svedese ha deciso di realizzare uno spot in cui vengono mostrati momenti di vita di persone comuni, focalizzandosi sulla longevità dei prodotti.
Lo spot fa leva sul sentimento di nostalgia, suscitato da una poltrona che passa di generazione in generazione: da economico e di breve durata, il prodotto Ikea diventa un valore da tramandare.
SEO (Search Engine Optimization)
Per fare personal branding è fondamentale far sì che le persone trovino il tuo sito. Il nome del tuo brand diventa così una keyword e si sa, più una keyword è generica e semplice più essere difficile scavalcare i competitor e farsi trovare facilmente nei motori di ricerca.
Le tecniche di SEO permettono di aumentare la visibilità del tuo sito web e migliorarne il posizionamento tra i risultati organici.
Studio di parole chiave secondarie, creazione di contenuti ad hoc sulle parole chiave, ottimizzazione in ottica SEO di ogni pagina e contenuto del sito... tutte queste attività ti aiuteranno a posizionare al meglio il tuo brand nelle prime pagine dei motori di ricerca!
E se qualora il posizionamento organico non ti dovesse bastare... puoi sempre optare per gli annunci a pagamento attraverso le tecniche di SEM, come vedremo tra poco!
Search Engine Marketing
Il Search Engine Marketing (SEM) è un’altra strategia molto valida per aumentare la visibilità del tuo sito web. Si tratta di un’attività di
advertising online che si occupa della realizzazione di annunci a pagamento, sia sui motori di ricerca sia sui siti partner che sui social media:
- Se si parla di annunci nei social network parliamo di Social ADS
- Se si parla di annunci nei motori di ricerca parliamo di Search Engine Advertising (SEA)
Vale la pena fare un breve approfondimento sui due tipi principali di SEA che sono:
- keyword advertising
- display advertising
Il keyword advertising è un tipo di pubblicità basata sulla scelta di parole chiave. Quando il cliente cerca una parola chiave acquistata dall’inserzionista, il motore di ricerca restituisce come risultati i contenuti organici affiancati a quelli a pagamento proposti dall’inserzionista.
Invece, il display advertising utilizza spazi acquistati dall’inserzionista all’interno di una pagina di interesse per l’utente al quale l’inserzionista vuole promuovere un contenuto o prodotto/servizio.
Il vantaggio di utilizzare la SEA è che permette di generare traffico verso il sito o profili social in maniera estremamente più rapida che con la SEO, a patto però che si sia disposti a investire un po'.
I vantaggi di ricorrere al Personal Branding
Dopo aver chiarito cos’è il personal branding e visto gli strumenti che possono aiutarci a realizzare una strategia volta a promuovere la nostra immagine e quella del nostro brand, andiamo a vedere i vantaggi legati al personal branding!
- Visibilità> realizzare contenuti mirati sul proprio sito web e sulle proprie pagine social garantisce una maggiore esposizione sul web, e quindi un aumento di contatti e interazioni;
- Reputazione> grazie alle azioni di personal branding, utenti e clienti hanno la possibilità di sapere tutto di te: i tuoi punti di forza, i valori, i successi, e le aspirazioni.
- Awareness (consapevolezza)> una maggiore notorietà e reputazione porterà il pubblico a provare un maggior senso di fiducia nei tuoi confronti.
- Partnership> l’aumento dei contatti e delle interazioni porta a intrattenere delle collaborazioni con altri professionisti e imprese.
- Competenze> implementare strategie di personal branding comporta l’acquisizione di nuove conoscenze nell’ambito del marketing e del digital, e il miglioramento delle proprie doti comunicative e relazionali.
- Competitività> non tutti sono interessati o riescono a implementare strategie di personal branding; pertanto, chi investe in questo ambito ha un vantaggio competitivo sugli altri.
- Professionalità > gli utenti/clienti percepiscono la serietà e la voglia di fare della persona/brand.
Per concludere
In conclusione, il personal branding permette la creazione di un’immagine di noi stessi coerente e incisiva, capace di far risaltare le nostre peculiarità e i tratti che ci distinguono dalla concorrenza.
Inoltre ci offre la possibilità di intrattenere un rapporto diretto con gli utenti che diventano protagonisti di una relazione non soltanto commerciale ma umana.
Il personal branding infatti focalizza l’attenzione sull’emozione, sull’empatia, e la reciprocità, ed è tutto questo che la rende una delle strategie di marketing più importanti ed efficaci.
Alla luce di quanto detto, possiamo affermare – senza riserve – che il personal branding è un ottimo alleato per noi stessi e il nostro brand.
Pinterest: una guida al social per le aziende
Che cos’è Pinterest
Pinterest è una piattaforma social basata sulla condivisione di contenuti, chiamati Pin, nella quale i creatori/utenti sono chiamati Pinner. Il nome del social network deriva dall'unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse). Leggere di più
Social commerce: quando lo shopping si fa nei social
Una definizione di Social Commerce
I social network svolgono un ruolo sempre più centrale nel nostro quotidiano.
Da luoghi virtuali di puro svago si sono trasformati in canali di socializzazione, condivisione di notizie, ricerca di informazioni, di ogni genere: da quelle più triviali a quelle più legati ad un'intenzione d'acquisto.
Lo studio condotto dal report “Digital in 2021” di ‘We Are Social’, il report più importante sul tema del digitale nel mondo pubblicato ogni anno verso la fine di gennaio, ci mostra come in media nel mondo vengono dedicate almeno 2 ore e 25 minuti all'utilizzo dei social media, sia che si tratti di partecipazione attiva alle conversazioni, restare in contatto con amici o parenti, scroll dettato dalla noia o persino... fare acquisti.
La tendenza ad acquistare online tramite piattaforme di e-commerce è infatti aumentata sempre di più, anche sulla spinta delle restrizioni dovute dalla pandemia in corso, comportando un'accelerazione nel cambiamento del comportamento di acquisto dei consumatori.
Da utenti passivi siamo diventati molto più attivi, divenendo noi stessi creatori di contenuti e i social network si sono adattati di conseguenza, per venire in contro a questo tipo di clientela e capirne più a fondo i gusti.
Nasce così il social commerce che offre la possibilità di acquistare prodotti o servizi tramite piattaforme social.
Si intende una forma di vendita di prodotti o servizi che avviene attraverso il web e utilizza i social network e piattaforme virtuali per effettuare le transazioni online.
L’acquisto online diviene infatti una attività sociale e l’utente è portato a condividere la sua esperienza e consigliarla ad altri tramite il passaparola, facendo lui stesso pubblicità al prodotto o al servizio, attraverso recensioni, commenti, o pubblicando post sui social.
L'acquisto si fa ancora più rapido rispetto anche all'acquisto da un sito e-commerce: l'utente può fare tutto dal social network, senza dover cambiare sito e navigare tra le sue pagine.
Questo rende molto più agevole e veloce il processo di funnel marketing.
Sono molti i social media che fanno uso del social commerce, vediamo insieme i principali!
Social commerce: lo stato attuale nei principali social network
Meta Inc. (ossia Facebook, Instagram e Whatsapp)
Facebook aveva già permesso agli utenti di vendere già dal 2017 attraverso il Marketplace, una funzionalità che permetteva la compravendita di prodotti da parte dei privati anche attraverso la messaggistica di Messenger.
Nel 2020 è stato introdotto Facebook Shops, che permette a chi possiede una pagina aziendale di vendere direttamente da Facebook e da Instagram e di creare un vero e proprio e-commerce senza costi di gestione, in maniera semplice e intuitiva e gratuitamente.
Le aziende possono scegliere i prodotti da inserire nel loro catalogo, e personalizzare il look generale del negozio impostando una immagine di copertina.
Inoltre non è prevista la transazione ma solamente un contatto tra venditore e acquirente. Attualmente si stanno testando nuove funzioni dello shop, come ad esempio la possibilità di mostrare il proprio negozio su Whatsapp o di lanciare campagne pubblicitarie mirate basate sulle preferenze delle persone.
Per Instagram si tratta di utilizzare il tool “Shopping”, disponibile per gli utenti di Instagram business.
Diventa possibile creare dei post in cui taggare i propri prodotti, che si identifica tramite un tag a forma di borsetta.
L’utente, cliccando sul post, potrà visualizzare il prezzo e ogni informazione relativa ai prodotti, e grazie al tasto “acquista ora” può essere indirizzato direttamente verso la pagina di acquisto.
Attualmente negli Stati Uniti si sta testando la possibilità di fare concludere il pagamento direttamente da Instagram.
Tik Tok
Anche Tik Tok ha pensato al social commerce nel 2020, ma ha preferito seguire la strada di una partnership con la piattaforma di e-commerce Shopify.
Attraverso un accordo europeo (che comprende i principali paesi: Francia, Spagna, Germania anche l’Italia) le imprese europee che utilizzano Shopify come piattaforma e-commerce possono vendere i loro prodotti utilizzando le Shoppable Ads, vere e proprie video campagne pubblicitarie lanciate su Tik Tok, in grado di collegare l'utente alla pagina d’acquisto dei prodotti su Shopify.
Anche Pinterest, il social che permette la realizzazione di bacheche di interessi, ha scelto di realizzare una partneship con Shopify.
Ben 27 paesi, tra cui l’Italia, hanno aderito all’iniziativa.
I merchant (ossia i venditori) grazie a questa unione hanno la possibilità di connettere il proprio account Shopify e di trasferire i propri prodotti su Pinterest trasformandoli in Pin Acquistabili, visibili sulla piattaforma.
Attraverso il canale Shopify-Pinterest è possibile connettere l’app di Pinterest all’interno della propria dashboard e posizionare automaticamente un tag, creare un catalogo, e lanciare campagne di traffico e conversione.
È possibile anche coinvolgere nuovamente gli utenti che hanno già espresso interesse per un determinato prodotto su Pinterest realizzando delle vere e proprie campagne di retargeting!
Google, tramite la campagna Shopping di Google ADS (lo strumento per realizzare campagne SEM) è in grado di trasformare al pagina dei risultati in una vetrina per i tuoi prodotti.
Per poter utilizzare le campagne shopping c'è bisogno di utilizzare lo strumento Google Merchant Center. Il Merchant Center è quello strumento che consente di caricare su Google le informazioni relative ai negozi e ai prodotti e a renderle disponibili per gli acquirenti ovunque in Google.
Ma le novità riguardano anche Youtube, la piattaforma di condivisione video di proprietà di Google: sta infatti venendo testando una funzionalità di e-commerce.
L'idea è quella di dare ai creators (ossia a coloro che creano e realizzano contenuti su YouTube) la possibilità di aggiungere determinati prodotti ai loro video e taggarli, mentre gli spettatori potranno, cliccando sull’icona di una borsetta che comparirà in un angolo dello schermo, visualizzare l’elenco in primo piano ed esplorare la pagina di ogni prodotto per visualizzare ulteriori informazioni, le opzioni d’acquisto o i video correlati.
Questa funzione tuttavia è ancora in fase di sperimentazione al momento, coinvolgendo solo un numero ristretto di content creators negli Stati Uniti d'America.
La situazione in Cina
In Cina il social commerce riscuote un enorme successo e negli ultimi anni ha visto una crescita imponente, anche a causa della situazione sanitaria.
Secondo il rapporto McKinsey&Co rappresenta già l'11,6% delle vendite di e-commerce al dettaglio, raggiungendo una stima prevista di 442,68 miliardi di dollari di vendite lorde alla fine del 2021.
In Cina, le piattaforme di social commerce sono un potente mezzo per condividere le caratteristiche e le qualità di vari prodotti e si stanno trasformando nell’ottica di ottenere le stesse funzioni di un social network, come la possibilità per gli utenti di scrivere post o di effettuare una diretta streaming.
Le app cinesi che vanno per la maggiore sono:
- WeChat,
- Taobao,
- Douyin,
- Pinduoduo
L’acquisto il più delle volte avviene direttamente in-App.
Ad influenzare gli utenti ci pensano anche i vari KOL, i Key Opinion Leader che godono di una grandissima popolarità e che presentano e pubblicizzano i prodotti sui loro profili social o attraverso dirette live che attirano un vastissimo pubblico.
Di fatto diventano brand ambassador di determinate aziende, in grado di influenzare un mercato target.
Il social commerce diventa quindi una modalità di vendita che rende la user experience stimolante come un social network e soddisfa anche il bisogno di socialità e condivisione dell’utente.
Sfrutta anche tu il social commerce!
La cosa bella è che il qualsiasi tipo di azienda... anche la tua! Ecco qualche consiglio per muovere i primi passi:
- Gestisci promozioni e offerte di vario tipo (concorsi, omaggi speciali, giveaways). In questo modo renderai più varia la tua offerta e coinvolgerai gran parte del tuo pubblico
- Coinvolgi il tuo pubblico. Incoraggia il passaparola online e la condivisione dei contenuti che stimolino la conversazione (sondaggi, hashtag specifici, recensioni). Gli utenti, creando contenuti e condividendo sulle loro pagine social possono diventare dei portavoce del tuo marchio.
- Porta dalla tua parte gli influencer, che siano piccoli o grandi personaggi del web.
Gli influencer creano un largo seguito, per questo una loro sponsorizzazione può attirare molta attenzione al tuo brand. È stato stimato infatti che il 49% delle persone che comprano su piattaforme social si affidano ai consigli degli influencer. - Crea contenuti video, sopratutto se il pubblico a cui ti rivolgi è piuttosto giovane. La maggior parte dei Millenials e della Gen-Z tende a preferire il video ad altre forme di contenuto.
In conclusione, il social commerce rappresenta un canale di vendita destinato a ricoprire un ruolo sempre più importante nei giorni a venire.
E considerando che ogni azienda ha a disposizione almeno una pagina social in uno dei canali che abbiamo visto, si tratta di un canale di vendita già presente in azienda che può essere sfruttato da subito per sviluppare le vendite e anche l'export!
E se avrai bisogno di aiuto, puoi sempre contare su noi di MC Marketing e Comunicazione!