SCOPRI TUTTO SULLO STORYTELLING: UN NUOVO MODO PER RACCONTARSI

Indice dei contenuti

TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE PER CONOSCERE E CREARE UNO STORYTELLING

Che cos’è lo Storytelling?
Lo Storytelling può essere definito come la scienza e l’arte di comunicare raccontando storie. Nel marketing, dove si parla di Storytelling aziendale significa approfittare della straordinaria potenza delle storie per connettersi alle emozioni del consumatore, in modo da aumentare la popolarità di un brand e far crescere le vendite. Ognuno di noi ha una storia, ogni azienda ha una visione, ogni imprenditore (piccolo o grande) ha esperienze da raccontare, ha una storia alle spalle, ha sogni da condividere.Il web oggi offre anche ai piccoli imprenditori e alle piccole aziende la possibilità di raccontarsi al proprio pubblico.

Fare Digital Storytelling e scrivere queste storie nel tuo blog, sul tuo sito o sui social è qualcosa che ti aiuterà a connetterti ai tuoi lettori, ti farà apparire più “reale” e ti consentirà di raggiungere diversi obiettivi:

  • aumentare le visite al tuo sito web o blog
  • far crescere la popolarità del tuo brand sui social network
  • rafforzare la percezione positiva del tuo prodotto/servizio
  • stimolare le vendite

Come scrivere una storia?
Struttura e funzione narrativa dello Storytelling

 Nel marketing lo Storytelling ha lo scopo di difendere un punto di vista e portare il lettore a fare lo stesso, non si racconta una storia con il semplice scopo di divertire. 

Quindi quali sono i punti da seguire per creare una narrazione efficace?

  1. Deve avere un forte effetto persuasivo. La storia deve sedurre il target e farlo agire.
  2. Deve essere molto convincente. Questo porta a una particolare attenzione sui dettagli della storia raccontata.
  3. Deve essere autentica. Non bisogna dare l’impressione che il racconto abbia il puro obiettivo di vendere.
  4. Deve saper coinvolgere emotivamente. La storia deve coinvolgere il target sul piano emotivo più che sul piano razionale.
  5. Deve raccontare una storia che faccia venire voglia a chi la vede di condividerla con le persone che conosce.
  6. Deve essere capace di farsi ricordare. In un contesto di alta competitività l’obiettivo principale è differenziarsi dagli altri concorrenti lasciando qualcosa del proprio prodotto al pubblico.
  7. Deve saper costruire una relazione tra brand, impresa e pubblico. Questo è il vero valore dello Storytelling – la capacità di creare relazioni forti, stabili e durature.
  8. Deve generare empatia. Il fattore empatico è indispensabile per far sì che un utente non si stanchi mai di essere parte di un insieme, così come di partecipare.

La narrazione gioca principalmente 3 funzioni comunicative per cercare di suscitare l’interesse del pubblico:

  • La funzione poetica, che si propone di attirare l’attenzione sul modo in cui è costruita la storia.
  • La funzione fatica: che mira a tenere “alta” l’attenzione e a verificare che non ci siano “cali” durante la narrazione.
  • La funzione conativa, che mira a influenzare l’interlocutore e a condizionare le sue azioni.


Uno degli aspetti fondamentali di uno storytelling efficace è la verosimiglianza sia dei personaggi che della narrazione, qualcosa è credibile quando appare vera.
La verosimiglianza della storia fa sì che il messaggio che vuoi comunicare venga compreso, accettato, adottato e ricordato dal lettore.
Altro aspetto fondamentale è la morale, un messaggio diretto che ha il preciso scopo di consigliare un comportamento corretto.

SCHEMA adattato allo Storytelling aziendale in una strategia di marketing:

SOGGETTO: Il lettore che si identifica con la storia.
OGGETTO: Ciò che il lettore desidera, può avere, vuole, ecc.
DESTINANTE: Il brand/prodotto/servizio e come si differenzia dal resto.
DESTINATARIO: Chi trae vantaggio.
ASSISTENTE: Grazie a che cosa.
NEMICO: Contro chi o che cosa.

Ecco un esempio di come questa struttura può essere applicata a una pubblicità generica di un dentifricio con proprietà sbiancanti:
SOGGETTO: Una persona con i denti gialli.
OGGETTO: Avere un bel sorriso bianco e splendente.
DESTINANTE: La casa produttrice del dentifricio.
DESTINATARIO: Pubblico con i denti gialli.
ASSISTENTE: Il prodotto pubblicizzato, ovvero il dentifricio sbiancante.
NEMICO: L’uso di un dentifricio generico.

VISUAL STORYTELLING
Lo storytelling è ancora oggi utilizzato per la sua capacità di trasmettere emozioni e per la sua abilità di coinvolgere gli utenti con personaggi e percorsi nei quali le persone riescono a identificarsi.
Sempre più oggi, sentiamo parlare di Visual Storytelling come asset strategico fondamentale per le strategie di marketing e comunicazione aziendale.
Si tratta di immagini, disegni, grafiche, animazioni oppure video che non rimangono fini a se stessi, ma hanno lo scopo di creare un immaginario e narrare una storia in cui le persone che li fruiscono possono immergersi.

ll Visual Storytelling sfrutta a pieno il potere delle immagini per coinvolgere il pubblico ad un livello più profondo con l’obiettivo di garantirgli un’esperienza immersiva costituita da immedesimazione ed empatia.

LE REGOLE D’ORO DA RISPETTARE PER FARE VISUAL STORYTELLING

1. Impara a conoscere il tuo brand: è necessario analizzare e definire con attenzione i valori del brand. Che cosa ritiene più importante? Che cosa vuole trasmettere ai propri utenti? Per far questo occorre una solida brand identity.

2. Lo schema narrativo: Il principe incontra la principessa, che viene però rapita dal drago cattivo. Il principe lo sfida, salvandola, e vissero felici e contenti.
Questo è lo schema narrativo classico che ritroviamo in tantissimi racconti scritti, ma il principio è valido anche nell’ambito del visual. C’è una situazione iniziale di equilibrio dell’eroe, l’equilibrio viene rotto dall’antagonista, l’eroe deve affrontare mille peripezie, spesso appoggiato da un aiutante, finché non ritrova l’equilibrio.

3. Riconoscibilità: Le immagini che scegliamo per il nostro progetto di visual storytelling devono far parte della sfera di conoscenza dei nostri utenti. Se vogliamo comunicare con qualcuno dobbiamo usare un linguaggio che sia da lui comprensibile.

4. Emozionare: Inutile negarlo, le emozioni guidano il cuore e la mente delle persone. Possiamo anche aver scelto il fotografo più bravo, il video maker più creativo, il set più figo, ma se non suscitiamo emozioni negli utenti che ci seguono il nostro progetto di visual storytelling sarà del tutto inutile. Mostriamo il lato umano del brand, perché infondo siamo sempre persone che si rivolgono ad altre persone.

 5. Stabilisci un piano d’azione che comprenda:
– che cosa vuoi comunicare
– come vuoi farlo
– dove vuoi farlo
– a chi vuoi comunicare
– quando vuoi farlo

 6. Qualità: Investi nella qualità. Se possibile utilizza contenuti originali, foto e video realizzati ad hoc. Sono più genuini, autentici e attirano di più l’attenzione raggiungendo lo scopo di suscitare emozioni.

 

Lo Storytelling Aziendale

Lo Storytelling Aziendale si basa sui principi della narrazione applicati all’impresa, genera un vasto assortimento di strumenti (cartacei, digitali e relazionali).Soprattutto nel settore pubblicitario televisivo questa tecnica è adoperata sistematicamente e tutti gli spot ormai utilizzano un format narrativo.Da sempre la pubblicità, e in generale tutte le campagne che trasmettono un messaggio orientato alla vendita di un prodotto, si compongono di contenuti il più delle volte narrativi.Ad esempio pensate a uno spot della Pampers: un bambino che si muove vestito solo di un pannolino su un letto e che gioca sorridente. Un frammento di storia che, grazie a uno sforzo di completamento cognitivo dell’utente, emerge da un contesto articolato un particolare, il prodotto.La narrazione nella concezione della pubblicità e del marketing è diventata una metodologia centrale per veicolare un messaggio complesso, rendendolo semplice e accessibile agli occhi degli utenti.

PERCHE’ LE AZIENDE DOVREBBERO SFRUTTARLO?

Lo Storytelling è una tecnica di scrittura molto potente che riesce a persuadere il pubblico in maniera molto più efficace rispetto ai classici format pubblicitari perché ha il grande pregio di coinvolgere l’interlocutore dal punto di vista emotivo ancor più che sul piano razionale.Le aziende quindi sfruttano questa tecnica narrativa, agendo sul piano emotivo, in modo da stimolare il consumatore a compiere un acquisto che razionalmente non farebbe e lo possono sfruttare in due contesti principali che puntano a due diversi obiettivi.Quando questa tecnica è applicata nel campo del marketing pubblicitario, lo scopo è di coinvolgere potenziali clienti o clienti già acquisiti per vendere loro i prodotti o servizi dell’azienda.Al contrario, quando si utilizza in un contesto di personal branding– marketing di se stessi– lo scopo è di attirare l’attenzione sulla figura del narratore, ossia l’azienda stessa affinché sia conosciuta nei suoi vari aspetti, valori e competenze. Ogni realtà ha una storia e possiede valori, idee, principi non riconducibili direttamente al profitto puro e  semplice, ma legati ai motivi che l’hanno portata a entrare sul mercato.

Per rispondere alla nostra domanda possiamo quindi dire che le aziende dovrebbe utilizzare questa tecnica per:

  • Convincere ad acquistare i prodotti
  • Enfatizzare le componenti emozionali dei prodotti e/o servizi
  • Persuadere nella legittimazione dei propri valori

 

Esempi di Storytelling Aziendale

1. Ikea

Un brand che ha fatto della narrazione uno degli strumenti più incisivi, Ikea è ormai un nome che è entrato nelle case di tutti noi, ma che non sempre ha evocato dei valori positivi. 

Ikea è sempre stata la soluzione ideale per arredare casa a costi minimi, senza rinunciare all’estetica. I mobili sono belli, gli accessori attirano la tua attenzione ma forse manca il concetto di casa. Sembra quasi che quello che viene comprato all’Ikea non sia fatto per durare ma per tamponare l’assenza di un oggetto migliore. Ed è proprio su questo punto che l’azienda ha voluto investire.

https://youtu.be/9Cx8s1LaQA4

In che modo? Raccontando le storie di chi vive ogni giorno in una dimora Ikea, utilizzando proprio il visual storytelling. Nel video di YouTube vengono mostrate scene di vita quotidiana, come una festa, un evento, una cena in famiglia…. Raccontare le storie di una famiglia che sceglie Ikea vuol dire portare questo brand nella tua: ti immedesimi nei personaggi. Proprio come fai quando passeggi per lo showroom e vedi salotti, camere da letto e cucine già pronte all’uso: ti sembra quasi la tua, vero? Lo stesso effetto è riprodotto attraverso il digital storytelling.

2. Lego Movie

Conosci i Lego, vero? Bene, lo storico brand di costruzioni che non solo è riuscito ad appassionare diverse fasce di età, ma ha anche realizzato il video storytelling perfetto. 

La Lego ha prodotto un vero e proprio film che ha come protagonisti i personaggi delle costruzioni: i classici omini gialli, tutti uguali se non per il taglio dei capelli e l’abbigliamento, che affrontano le avventure della vita quotidiana. E alla fine della pellicola il messaggio è chiaro: “adesso tocca a te, compra una nuova confezione Lego e costruisci la tua storia”.

https://youtu.be/jtlG3ywRPQ4

Un perfetto esempio di marketing narrativo che chiama direttamente in causa il cliente. Le persone amano creare, costruire, mettersi in gioco.  E’ un mondo che è alla portata di tutti. Anche tu puoi partecipare a questa storia con il tuo mondo, la tua fantasia, le tue idee. Le costruzioni non sono semplice incastro di pezzi ma rappresentano il desiderio di creare. Un desiderio presente in tutti noi. 

 

Fonti:
(
https://marketers.media/storytelling-digital-marketing/)
(https://it.semrush.com/blog/visual-storytelling-guida-creazione-progetto/)
(https://www.mediabuzz.it/5-esempi-di-storytelling-per-la-tua-azienda/)

(https://www.hubicmarketing.it/8-punti-storytelling-aziendale-efficace/)