Ricerca delle parole chiave SEO: dal contesto ai tools
Indice dei contenuti
Una mini-guida per la ricerca parole chiave non focalizzandosi però solo sulle keywords
Ti occupi di Seo o di Content Marketing e stai cercando le keywords giuste per produrre un contenuto interessante ed efficace ma da dove devi partire?
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(Se non sai neanche cosa significhi SEO forse è meglio se vai prima a leggere questo articolo > SEO E SEM: LE DIFFERENZE)
Parti dal contenuto e non dalle keywords
Prima di svolgere la ricerca delle parole chiave si deve avere ben chiaro in mente su cosa verterà il contenuto che vogliamo sviluppare e farsi delle domande preliminari:
- Conosco l’argomento di cui voglio scrivere nel mio blog?
- Conosco il lettore/utente target a cui voglio rivolgermi? Conosco la mia buyer persona?
- Ho delle risposte interessanti e utili per la mia nicchia?
Ho organizzato una buona strategia di Inbound marketing per raggiungere i lead?
Studia il contesto
La prima operazione da svolgere è documentarsi sul contesto in cui il mio argomento si trova per poter scovare dei “buchi” informazionali che i miei competitors non hanno approfondito.
Controlla le SERP e studia le pagine che trattano il tuo stesso ARGOMENTO
Attraverso questa operazione puoi renderti conto di 2 aspetti fondamentali nella scrittura in ottica SEO:
1 Scoprire cosa piace a Google
I contenuti che trovi in cima alla Serp sono ormai nel 90% dei casi i migliori contenuti che rispondono a quel tipo di QUERY (ricerca): studiando dai migliori puoi capire cosa Google ha premiato e cosa invece non è stato sviluppato nel modo adeguato.
2 Scoprire cosa piace al tuo potenziale pubblico
Ormai anche i muri sanno che non si scrive solo per il motore di ricerca: il contenuto deve essere di utilità per l’utente che atterra sulla nostra pagina.
Guardando la SERP (le pagine dei risultati del motore) posso rendermi conto di come sono stati trattati certi argomenti e che tipo di risposte sono state giudicate valide dai lettori.
Si ok, ma le parole chiave quando arrivano?
Dice il saggio: “Keyword arriva quando conosci tuo pubblico”
Senza un’analisi preliminare del contesto e una creazione degli “utenti ideali” ai quali rivolgersi, la ricerca di parole chiave potrebbe diventare controproducente poiché si rischierebbe di individuare dei topic che non rispondano affatto alle esigenze del pubblico, un contenuto sterile e inutile per la nostra nicchia.
L’intento di ricerca delle parole chiave: un concetto fondamentale
Abbiamo parlato finora di Serp, argomenti utili per la nicchia di riferimento ma, dopo aver visto su cosa hanno scritto gli altri, come decido su cosa puntare io per il mio contenuto?
Qui entra in gioco un concetto fondamentale che si è sviluppato dall’algoritmo Hummingbird che ha per la prima volta introdotto nel “giochino” il concetto di significato delle parole.
Per fornire dei risultati di qualità e utili per l’utente, Google si è attrezzato per capire di cosa parla un testo e ha creato il nuovo algoritmo.
Un esempio per la ricerca per intento di parole chiave:
Prima Google non era in grado di distinguere tra cucina inteso come “arredamento” e cucina nel significato di “cucinare”, ora invece se facciamo una ricerca:
Come possiamo vedere per una query di ricerca “cucina moderna” google restituisce la maggior parte dei risultati del campo “arredamento” perché si è reso conto dalle ricerche e dalle interazione degli utenti che quando cercano quella specifica frase si aspettano pagine che parlano di mobili da cucina.
Il momento dei Tools di keyword research
Ok, adesso abbiamo svolto un’analisi degli intenti di ricerca che si nascondono dietro gli argomenti del nostro articolo/pagina, abbiamo sviluppato una mappa concettuale dividendo i Topic in sotto-topic da espandere.
Crea una mappa mentale dei contenuti
per questa fase ci sono vari tools interessanti tra cui uno gratuito Coggle che permette di creare delle mappe mentali e avere subito un output grafico.
Esempio di mappa dei contenuti fatta con lo strumento topic research di Semrush
Answer the public: molto utile per capire come ricercano le persone
A metà tra la fase di analisi del contesto e la ricerca delle parole chiave vera e propria si inserisce lo strumento Answer the public.
Questo tool permette di inserire un argomento e di ottenere in pochi secondi tutte le query o domande digitate dagli utenti in merito alla keyword principale.
Con la logica giornalistica delle 5W ( WHO, WHERE, WHAT, WHEN, WHY) avrete le modalità con cui gli utenti si informano su un particolare argomento, in modo da poter agilmente individuare le aree che vi interessa “sviscerare”.
I dati sono fruibili in tanti modi sia come elenchi scaricabili sia come vedete sopra a forma di mappa grafica di rapida consultazione.
A questo punto dobbiamo capire se gli argomenti individuati, sono di interesse per il nostro pubblico e se intercettano un numero di ricerche mensili medie degno di nota.
Volumi delle parole chiave: Keyword planner, Semrush o Seozoom
Ci sono vari tools che possono aiutarci in questo senso, gratuiti e non. Quello gratuito di Google il Keyword planner o Strumento di pianificazione delle parole chiave, lo possiamo utilizzare se abbiamo una campagna Ads attiva.
Scegliendo “trova idee” ed inserendo le keywords da noi individuate nelle fasi precedenti di analisi possiamo vedere quante ricerche mensili intercettano e farci un’idea di come struttura il nostro contenuto per “far notare” meglio a Google le keywords più ricercate.
Ricerca Parole Chiave a pagamento o meglio fino a un certo punto
Ci sono due strumenti formidabili per il lavoro di un SEO o anche di chi si occupa di Content, il primo di matrice “straniera” Semrush e l’altro di orgoglio Italico che è Seozoom.
Entrambi i tool permettono di svolgere un tot di ricerche giornaliere gratuite per analizzare le parole chiave che abbiamo individuato.
In più, sotto questo punto di vista, rispetto allo strumento nativo di Google hanno la possibilità di avere un dato sula “difficoltà di posizionamento della keyword” e inoltre il tab delle parole chiave correlate che forniscono un bell’aiuto per trovare “spunti” per arricchire il valore del nostro contenuto.
E adesso?
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Come avrete capito la ricerca delle keywords, soprattutto in relazione ai volumi, è solo la punta dell’Iceberg del processo di produzione di un contenuto di qualità per l’utente…
Ora tocca a te, fai un’analisi del contesto, del tuo pubblico e prova a scrivere contenuti di qualità!
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