Come creare una pillar page efficace per l’inbound marketing
Come creare una pillar page efficace per l’inbound marketing
L’algoritmo dei motori di ricerca cambia a un ritmo così veloce che a volte è davvero difficile riuscire a tenere il passo per mettere in pratica le miglior strategie di ottimizzazione per scalare la classifica della SERP.
La ricerca compiuta dagli utenti è cambiata, così come le tecnologie usate per interpretare i risultati di ricerca. Le persone infatti non fanno più una ricerca online scrivendo una sola, secca, parola chiave ma fanno una query con frasi più lunghe e conversazionali. Il 64% delle ricerche su Google è composto da quattro o più parole.
Se gli utenti si comportano così ci sarà un motivo: perché nel web circolano migliaia e migliaia di contenuti, la cui qualità viene superata nettamente dalla quantità. Perciò le persone hanno bisogno di scrivere ricerche più dettagliate e specifiche per poter trovare le informazioni di cui hanno davvero bisogno in modo veloce e indolore!
E i motori di ricerca stanno affinando proprio questo servizio, per selezionare i migliori contenuti e per offrire i risultati giusti.
Alcuni cambiamenti ad esempio riguardano:
- la penalizzazione dei troppi collegamenti interni irrilevanti,
- l’interpretazione di query conversazionali come una domanda posta per intero anziché interpretare singole parole chiave.
In parole semplici, i blogger, i copywriter, gli esperti SEO devono essere ancora più bravi nel creare e organizzare contenuti che rispondano esattamente alle ricerche e agli intenti di ricerca posti sui motori di ricerca.
Per far questo, il tuo sito deve essere organizzato in base a diversi argomenti principali, con post e articoli che contengano specifiche parole chiave a coda lunga e con collegamenti ipertestuali per inidirizzare più ricerche possibili su un determinato argomento.
Cosa sono i topic cluster e la pillar page?
La maggior parte dei siti e blog sono strutturati in modo disorganizzato, con articoli e post che contengono parole chiave singole. In questo modo è difficile per l’utente trovare le informazioni esatte di cui ha bisogno, inoltre i vari url degli articoli del sito si confrontano reciprocamente nel ranking del motore di ricerca quando ci sono più articoli che parlano di argomenti simili e correlati.
Adottare i topic cluster potrebbe essere la soluzione vincente! Si tratta di isolare diversi temi (i topic) e di organizzarli in “grappoli” (cluster) e all’interno di in una rete di contenuti tutti interconnessi tra di loro. Il fulcro centrale di questo sistema è la pillar page (pagina pilastro).
Google promuove i siti e i blog organizzati in questo modo, perché i contenuti sono ben organizzati e coerenti tra di loro. Ne consegue una maggiore autorevolezza e il miglioramento di posizionamento sulle keyword principali della pillar page.
Uno dei migliori esempi proviene dal sito di Hubspot, che ha adottato questo sistema nel proprio blog per organizzare e classificare i propri contenuti.
Come creare una pillar page efficiente
Il primo passo per creare una buona pillar page è smetterla di pensare in termini di parole chiave! Inizia a pensare agli argomenti che possono essere utili per i tuoi utenti, pensando in ottica di inbound marketing.
1. Costruire la Buyer Persona
Per prima cosa bisogna individuare il target di riferimento, per realizzare contenuti davvero interessanti e di qualità per il tuo pubblico. I contenuti devono rispondere alle esigenze del tuo target, quindi interrogati sulle domande che il tuo pubblico si pone, e quale siano le sue esigenze.
2. Scelta del topic
Dopo aver capito il pubblico di riferimento, scegli il contenuto da realizzare. Bisogna creare contenuti che rispondano a una singola, precisa domanda, e che riescano ad esaurire tutte le problematiche ad essa correlate, cercando di coprire tutto l’argomento a 360°.
Ma attenzione, bisogna scegliere un argomento che abbia un importante volume di ricerca e alte possibilità di conversione, non avrebbe senso infatti perdere tempo a scrivere diversi articoli su un argomento che non verranno mai visti e letti da nessuno!
3. Stesura della scaletta
Una volta scelto l’argomento, definisci una scaletta, mettendo in ordine i sotto argomenti di cui parlare. Ogni sotto argomento deve corrispondere a una query del nostro pubblico, e corrisponderà a un singolo articolo che si potrà linkare e aprire in un’altra pagina.
La scaletta infine, diventerà l’indice della pillar page e permetterà anche di aiutare l’utente nell’individuare l’articolo specifico da leggere.
4. Inizia la stesura della pillar page!
Una pillar page è costituita da un testo molto lungo, perché come scopo ha quello di snocciolare un argomento specifico in modo esauriente. Cerca di renderla semplice da leggere e facile da usare, piacevole a livello grafico, intervallando anche delle immagini o video. Una volta scritta, non nasconderla! Rendila visibile sul menù di navigazione.
Bonus tip: molti utenti preferiscono leggere in formato PDF, perché non accontentarli? Offri l’opzione di poter scaricare la tua pillar page in PDF.
5. Aggiornamento
Una volta pubblicata non dimenticarti di mantenere aggiornata la tua pillar page! I link devono essere sempre verificati e aggiornati qualora qualcosa riguardo l’argomento scelto cambiasse, così da essere sempre attuale e riconosciuto da Google!
Il contenuto in ottica di inbound marketing, la coerenza dei topic e delle keywords usate, nonchè dei link interni che favoriscono la visibilità della pillar page, sono gli elementi che ti permettono di capire l’importanza di strutturare il tuo sito in questo modo! Cosa stai aspettando?