REPORT E-COMMERCE 2019, LO STATO DELL’E-COMMERCE NEL MONDO E IN ITALIA

REPORT E-COMMERCE 2019, LO STATO DELL’E-COMMERCE NEL MONDO E IN ITALIA

La Casaleggio Associati ha condotto, come ogni anno, la ricerca sull’E-commerce in Italia, analizzando dati, trend e strategie adottate dai principali operatori del mercato.

I dati sono nettamente positivi, ma vediamo insieme nel dettaglio.

Lo stato dell’ e-commerce nel mondo

In tutto il pianeta gli utenti che accedono a Internet è pari a 4,3 miliardi, di cui circa la metà risiedono nell’area Asia-Pacifico. Di questi, 3,9 miliardi di persone fruiscono della rete da mobile e il 59% effettua acquisti online tramite device.

Nel 2018 il 40% della popolazione mondiale – 2,81 miliardi di persone – ha effettuato un acquisto online e si stima che entro il 2022 gli acquirenti online raggiungeranno quota 3,20 miliardi.

Il valore del mercato e-commerce al dettaglio nel mondo per il 2018 è stimato in 2.875 miliardi di dollari, il 12% in più rispetto all’anno precedente e pari all’11% del totale del valore delle vendite retail. Si ipotizza che lo share sul totale vendite al dettaglio aumenterà fino al 2022, e raggiungerà il valore di 4.035 miliardi di dollari.

La leadership sul mercato e-commerce mondiale è detenuta dall’area Asia-Pacifico, con una produzione di 1.892 miliardi di dollari nel 2018, il 27% in più rispetto all’anno precedente:

 

Tra le aziende di e-commerce più importanti dell’area Asia-Pacifico si registrano:

  • Alibaba Group, con un fatturato di 467,72 miliardi di dollari,
  • JD.com, 55 miliardi,
  • il provider di viaggi Ctrip.com,
  • Autohome,
  • 58.com,
  • Sun Art Retail Group.

All’area Asia-Pacifico, seguono gli Stati Uniti che nel 2018 hanno generato un fatturato stimato in 504 miliardi di dollari per le vendite dirette, con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. Per il 2019 è prevista una crescita dell’11%.

Amazon è tra i principali player statunitensi e a settembre 2018 ha raggiunto i mille miliardi di dollari di capitalizzazione in borsa, con 148 miliardi di dollari di ricavi e 11 miliardi di profitti, circa il doppio dell’anno precedente. La società negli USA rappresenta il 49% delle vendite online, seguito da Walmart.

Lo stato dell’ e-commerce in Europa

In Europa il 79,6% della popolazione accede ad internet ed è il continente con la più alta penetrazione. Il 69% degli internet users ha effettuato un acquisto online nel corso del 2018, 6 consumatori europei su 10 lo scorso anno hanno utilizzato il mobile per effettuare un acquisto online.

Le vendite online al dettaglio ammontano a 313 miliardi di euro, contro i 285 dell’anno precedente, con un incremento del 9%.

Per il 2019 è prevista una produzione di 342 miliardi di euro e, secondo le stime, l’Europa occidentale dei 5 (Francia, Germania, Italia, Spagna e UK) entro il 2022 sorpasserà quota 400 miliardi di dollari di vendite e-commerce dirette. A vendere online sono il 18% delle imprese, mentre il 16% riceve ordini da siti terzi o app.

 

 

Lo stato dell’ e-commerce in Italia

In Italia circa 42,3 milioni utenti si connettono sia da fisso che da mobile. Rispetto allo scorso anno il dato sembra più basso, ma la fetta di popolazione è stata ampliata, includendo anche i bambini dai 2 agli 11 anni e le persone sopra i 74 anni per il device desktop.

Diminuisce la navigazione da desktop (da 35,4 a 28,4 milioni di utenti unici al mese), mentre il mobile rimane costante e viene utilizzato mensilmente dal 67% della popolazione.

 

Nel 2018 il mercato e-commerce B2C in Italia ha generato un fatturato di 41,5 miliardi di euro, crescendo complessivamente del 18% rispetto al 2017.

 

 

I consumatori online sono circa 38 milioni, ovvero il 62% della popolazione e si prevede che entro il 2023 raggiungeranno quota 41 milioni.

In Italia lo smartphone viene utilizzato dagli shopper online molto di più che nel resto d’Europa. L’85% della popolazione web infatti usa il mobile per fare shopping. Il 34% lo usa spesso e il 14% sempre. All’estero gli italiani acquistano soprattutto in Gran Bretagna (19%), Cina (18%) e Germania (16%).

Distribuzione fatturato e-commerce nel 2018 e previsioni per il 2019

 

 

Strategie e trend dell’ e-commerce in Italia e nel mondo

Elabora una perfetta strategia in ambito e-commerce è necessaria se si ha a cuore il successo del proprio business. I trend evidenziati da Casaleggio Associati sono quelli più utilizzati non solo in Italia, ma anche nel mondo:

  • SOCIAL COMMERCE

    L’87% degli acquirenti online dichiara che i social media influenzano gli acquisti e il 40% dei merchant utilizza i social per generare acquisti. Sui social più utilizzati ci sono strumenti come il Marketplace di Facebook o l’Instagram Shopping che vantano la presenza di numerosi brand e prevedono il pagamento con PayPal.

    L’80% dei venditori sa di poter sfruttare i social network per l’eCommerce, grandi piattaforme magnetiche per Lead e clienti.

  • STRATEGIA OMNICANALE

    Il percorso di acquisto del cliente moderno non è più rettilineo ed omogeneo, ma appare frastagliato e i touchpoint possono essere sia online sia offline. Per questo è fondamentale, per chi acquista online, una maggiore fluidità nel passaggio da un touchpoint all’altro.

    I rivenditori omnichannel hanno registrato un aumento dei ricavi del 15-35%, un aumento della redditività dei clienti loyalty del 5-10% e un lifetime value più alto del 30% rispetto agli store con strategia monocanale. Per questa ragione i principali brand stanno lavorando per rendere fluido il passaggio da un canale all’altro e per rendere l’esperienza frictionless.

  • MODALITÀ DI PAGAMENTO A MISURA DEL CLIENTE

    Il motivo principale per cui 1 cliente su 4 abbandona il carrello è perché il metodo di pagamento non è quello desiderato. Indispensabile dunque pensare a diverse forme di pagamento, in modo tale da adeguarsi alle esigenze di ogni singolo cliente.

    I pagamenti con wallet digitale e modalità in stile PayPal, sono prediletti dal 53% degli italiani; il 41% invece preferisce pagare con carta di credito, il 40% con prepagate o virtuali. Segue il 15% con il pagamento alla consegna, il 10% con voucher o gift card del singolo brand, 8% con carte di debito e un altro 8% con bonifico.

  • ACQUISTI IN SOTTOSCRIZIONE

    Questo modello di acquisto viene scelto, soprattutto in Inghilterra,  per ragioni di comodità e rapidità dell’ordine e garantendo la sicurezza di non rimanere mai senza merci riordinabili; spesso inoltre l’acquisto risulta più economico e le spese di spedizione sono gratuite o con condizioni particolari rispetto allo standard.

    In Italia sono numerosi i siti che iniziano a proporre acquisti in abbonamento; ad esempio Amazon con il programma “Iscriviti e Risparmia” che dà sconti fino al 10% sul prezzo e offre la consegna gratuita sempre lo stesso giorno del mese.

  • PERSONALIZZAZIONE

    L’80% degli e-shopper afferma che le esperienze personalizzate rendono più propensi ad acquistare da un’azienda piuttosto che da un’altra e l‘88% delle aziende crede che i propri clienti si aspettino un’esperienza personalizzata

    Offrire un’esperienza personalizzata può voler dire molte cose: oltre ai metodi di pagamento, si possono scegliere diverse modalità di consegna o le politiche di reso, email personalizzate. Anche l’intelligenza artificiale rientra in questa classificazione, consente di rendere la navigazione un’esperienza targetizzata e personalizzata.

  • RENDERE GREEN IL PROPRIO ECOMMERCE

    I consumatori sono sempre più attenti all’ambiente e sensibili al tema dell’ecosostenibilità, richiedono ai brand una particolare attenzione in tutte le fasi della filiera, dal processo produttivo ai materiali, dalla distribuzione all’imballaggio. Prevedere packaging e imballaggi sostenibili o filiere di trasporto con il minor impatto possibile potrebbe risultare un fattore discriminante nel convincere i possibili clienti a diventare tali.

  • INNOVAZIONE e 5G

    Con le reti 5G in arrivo anche in Italia (previste per il 2020) i download saranno fino a 1000 volte più veloci di oggi. Si stima che le persone connesse nel 2024 saranno 8 miliardi, ovvero 4.1 miliardi in più del 2018 e molte di queste saranno nuovi e-shopper.

    Si ritiene che il 5G darà una nuova spinta all’e-commerce, contribuendo a generare un fatturato di 12 miliardi di dollari entro il 2021. Realtà aumentata e virtuale beneficeranno del 5G, così come i wearable che potranno trasferire dati con estrema rapidità e che nel 2021 raggiungeranno i 95,3 miliardi di dollari59. I Big Data a disposizione aumenteranno considerevolmente, grazie anche all’AI e saranno in grado di guidare le aziende per spingere il comportamento d’acquisto.