Il fenomeno del micro influencer marketing: cos’è e come funziona

Il fenomeno del micro influencer marketing

Quante volte hai sentito la parola influencer o micro influencer ultimamente?

Scommetto tante, in rapporto alla sempre maggiore importanza che il fenomeno sta rivestendo nel settore del web marketing.

Il mondo del web marketing, negli ultimi anni, qualora non l’avessi notato, ha completamente cambiato la nostra visione del mondo, della pubblicità e del web stesso.

Si perché sempre più spesso alla parola marketing viene associato il mondo online; ed effettivamente sul web sono aumentate in modo esponenziale tutte le possibilità di questo settore.

Per fare web marketing oggi si usano, soprattutto, i social media. La cosa bella dei social, usati da milioni di persone in tutto il mondo, è che queste persone sono uguali a me che scrivo questo articolo e a te che lo stai leggendo, persone vere e reali che potremmo incontrare ogni giorno al supermercato o in palestra.

Bene, alcune di queste persone sui social sono riuscite a conquistare un’ampia fetta di followers, una vera e propria community, fedele e fidata, ma soprattutto di qualità: sono i famosi influencer.

Facciamo un po’ di chiarezza: definizione di influencer

La parola influencer letteralmente significa chi esercita una notevole influenza (no, non sto parlando della febbre!).

Si tratta quindi di persone che hanno la capacità di influenzare i comportamenti delle persone (principalmente comportamenti di acquisto) in virtù del loro carisma e della loro autorevolezza in un determinato settore o relativi a una tematica specifica.

La conoscenza di un certo argomento (che deve essere comprovata ovviamente) avvalora l’autorevolezza dell’influencer e fa si che i suoi followers si fidino ciecamente di lui/lei.

Quindi gli influencer che ogni giorno seguiamo sui social non sono personaggi famosi, celebrità della tv o del cinema, ma si tratta di persone comuni.

Differenza tra macro e micro influencer

Il macro influencer solitamente ha un consistente e numeroso numero di seguaci, dai 25K in su, raggiungendo tranquillamente il milione di followers. Ha un alto livello di popolarità e influenza, viene spesso invitato ad eventi e può essere testimonial di brand medio-grandi.

Queste persone, raggiunti livelli di popolarità e notorietà abbastanza elevata, fanno gli influencer a tempo pieno, trasformando quella che era inizialmente una passione in un vero e proprio lavoro.

Per capirci, l’italianissima Chiara Ferragni è uno dei principali esempi di influencer, in questo caso a livello mondiale, nel settore moda (anche se lei si definisce più propriamente un’<imprenditrice digitale> cit.)

 

 

I micro influencer sono persone che hanno tra i 1000 e i 10K followers, un seguito quindi molto più piccolo ma anche molto fedele.

Solitamente hanno dei lavori o attività che svolgono in parallelo all’attività sui social e proprio per questo spesso condividono quello che è la loro quotidianità, con le gioie e i dolori della vita di tutti i giorni.

Grazie a questo atteggiamento naturale, viene spontaneo seguirli e fidarsi di loro, anzi a volte si cercano proprio i loro consigli prima di un acquisto importante. Insomma si tratta di amici a portata di web, o meglio di social.

Perché le aziende sono sempre più interessate ai micro influencer?

Abbiamo sottolineato poc’anzi la differenza, in termini di quantità, dei followers degli influencer e dei micro influencer.

Un’azienda che contatti il micro influencer potrebbe dar l’impressione di fare una mossa controproduttiva. Perché mai un’azienda dovrebbe cercare qualcuno con un seguito più piccolo di un personaggio famoso per promuovere il proprio marchio?

Il valore aggiunto di un micro influencer si definisce in base a:

Tasso di engagement

Studiando il funzionamento di Instagram si è capita una tendenza sorprendente: con l’aumentare del numero di follower di un influencer, il numero di likes e i commenti dei follower diminuiscono.

Secondo un’analisi condotta da Markerly (piattaforma specializzata in influencer marketing), si evince quanto segue:

  • Gli utenti di Instagram con meno di 1.000 follower ottengono like l’8% delle volte
  • Gli utenti con 1.000-10.000 follower ottengono like con una percentuale del 4%
  • Gli utenti con 10.000-100.000 follower ottengono like con una percentuale del 2,4%
  • Gli utenti con 1-10 milioni di follower guadagnati ricevono like solo l’1,7% delle volte.

Pubblico ben targetizzato

I micro influencer hanno un numero più ridotto di followers ma almeno sono sicuri che il proprio pubblico è di qualità, chi ha scelto di seguire l’influencer lo ha fatto consapevolmente perché in linea con gli stessi interessi, modo di vivere e pensare. A volte i followers di definiscono proprio fan, creando una vera community.

Inoltre avendo un numero di followers contenuto, i messaggi trasmessi dal micro influencer arrivano praticamente a tutti.

In questo modo, quando al micro influencer viene chiesto di sponsorizzare un prodotto, lui o lei lo farà in modo proprio, solitamente con la tecnica del storytelling, creando un passaparola positivo e un sicuro ritorno di investimento.

Convenienza economica

I micro-influencer sono in genere più convenienti di celebrità e di macro influencer con milioni di follower.

I personaggi famosi per una sponsorizzazione chiedono a volte cifre esorbitanti, i micro influencer invece sono più economici. Le tariffe variano in base al numero di followers e al tasso di engagement e, a seconda del settore, si parte da un budget di 500 euro per post per poi salire fino a raggiungere migliaia di euro.

Investire sui micro influencer è la strada preferita di aziende giovani e start up che non si possono permettere di ingaggiare vip. A volte la collaborazione si basa su uno scambio di merce e di prodotti e pubblicità sui canali social.

Autenticità

I micro-influencer sono persone reali, quindi anche il loro contenuto Instagram è reale. Gli utenti di Instagram con poche migliaia di follower pubblicano contenuti propri, che rispecchiano la propria realtà e modo di vivere; rispondono sempre ai commenti e si comportano in modo più autentico di un marchio o di una celebrità.

I micro influencer sono autentici, e generano con spontaneità e immediatezza conversazioni, relazioni, insomma interagiscono davvero con i loro seguaci!

Basti pensare che per scrivere loro basta scrivere un messaggio in direct su instagram, non serve un passaggio intermedio!

Che cos’è il micro influencer marketing

Il micro influencer marketing è una forma di web marketing che sfrutta la popolarità e l’autorevolezza dei micro influencer, usata per vendere servizi e prodotti.

L’azienda consegna il prodotto all’influencer che elaborerà in autonomia, o insieme all’azienda stessa, una strategia di comunicazione. Di solito si basa sulla semplice condivisone di foto o video nei quali, in modo naturale e spontaneo, il micro influencer consiglia fortemente l’utilizzo del prodotto raccontando la propria esperienza personale.

L’influencer si espone in primo piano, mettendoci letteralmente la faccia e per questo diventa punto di riferimento, accresce la brand awareness dell’azienda e aumenta la credibilità e affidabilità della stessa.

Se ci hai fatto caso in questo articolo ho citato solo Instagram, questo perchè il fenomeno del micro influencer marketing è decollato proprio su questa piattaforma. Su Instagram le immagini e le foto sono le vere protagoniste, ed è molto più facile sponsorizzare “visualmente” un prodotto invece di scrivere tweet o pubblicare post su Facebook.

Il micro influencer marketing funziona davvero?

Decisamente si, i dati parlano chiaro!

Secondo alcuni sondaggi condotti da Instagram, il 60% delle persone afferma di aver visto la pubblicità di un prodotto e/o servizio su Instagram.

Il 75% degli utenti di Instagram, dopo aver visto un post, ha compiuto una delle seguenti azioni: visitato il sito, cercato ulteriori informazioni, acquistato il prodotto.

Secondo la stima del report Influencer marketing del 2018 di Business Insider Intelligence, l’influencer marketing raggiungerà tra i 5 e i 10 miliardi nel 2022, con un tasso di crescita annuale pari al 38%.

Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi 2 anni, il 74% delle aziende ha già investito tra 1000 e 50.000 euro in influencer marketing, e il 95% di loro ha intenzione di investire anche negli anni a venire, seguendo la scia del fenomeno in ascesa.