Il branding sensoriale: quando l’emozione fa la differenza.

IL BRANDING SENSORIALE: I 5 SENSI NELLO STORE E ONLINE

In un mercato sempre più saturo di brand e aziende che fanno fatica ad emergere, i marketer si trovano di fronte a una nuova sfida: cercare metodi innovativi ed efficaci per mantenere il pubblico interessato e i clienti soddisfatti.

Con il termine branding sensoriale si intende la capacità dei marchi di interagire con i consumatori utilizzando uno o più dei cinque sensi, al fine di influenzare le loro emozioni e percezioni.

In questo articolo, ti spiegherò meglio di cosa si tratta!

L’influenza sul consumatore

Ogni individuo riceve e percepisce stimoli sensoriali consciamente e inconsciamente. Questi stimoli possono essere parte della pubblicità del brand, parte del prodotto stesso (come ad esempio una fragranza particolare del prodotto stesso) oppure possono riguardare il punto vendita.

Il branding sensoriale permette di creare una relazione a lungo termine attraverso un coinvolgimento emotivo con il consumatore, in tal modo viene influenzato il processo decisionale.

 

Emozioni e sentimenti, derivati dalla stimolazione dei sensi, permettono di influenzare le valutazioni dei consumatori sugli aspetti costitutivi della marca come:

  • brand image e brand differentiation: l’uso dei sensi permette che il brand sia più profondamente impresso nella mente del consumatore in termini di immagine, in modo che diventi più personale per il cliente. Inoltre permette di differenziare il marchio rispetto ai concorrenti e che esso venga più facilmente ricordato;
  • brand identity: l’utilizzo del branding sensoriale in modo adeguato permette di creare una distinta identità di marca;
  • brand loyalty e brand value: quando gli elementi della marca sono coerenti con i suoi valori e con gli stimoli sensoriali si crea fiducia, familiarità con il brand. Viene quindi considerato uno strumento idoneo ad influenzare la qualità percepita del prodotto o servizio, a rafforzare il valore di un marchio e di conseguenza ad aumentare gli acquisti, massimizzando il profitto dell’azienda;
  •  brand authenticity: per far in modo che un brand sia percepito come autentico, gli stimoli sensoriali devono essere credibili e veri, in linea con la personalità e la pura essenza del brand.

 

Branding sensoriale come fattore strategico di successo

Grandi brand come Coca Cola, Starbucks, Singapore Airlines sono riusciti a sfruttare la strategia sensoriale creando esperienze di marca multisensoriali.

Singapore Airlines, ad esempio, ha utilizzato sul personale di bordo, dipendenti, sugli asciugamani e sui tovagliolini offerti, un profumo specificatamente creato per la compagnia che ha portato un aumento di fatturato.

 

Nike diffonde nei suoi store una fragranza floreale molto specifica, scelta sulla base di alcune ricerche marketing interne che hanno evidenziato l’incremento delle vendite di prodotti percentualmente più costosi.

Il gusto specifico di Colgate, che è tra le migliori marche per l’applicazione di gusti diversi a dentifricio, ha distinto questo marchio in modo che i clienti sono in grado di trovare questo marchio anche senza emblema visivo o scritto.

Il focus sulle sensazioni ha trasformato la vendita da distributiva in creativa: non si tratta più di vendere prodotti, ma vere e proprie esperienze di consumo in cui le merci o i servizi sono inserite in una cornice organizzata per intrattenere il pubblico.

 

Le nuove frontiere del branding sensoriale

Il punto focale del branding sensoriale è sicuramente il negozio fisico perché è l’incontro più importante e diretto tra un brand e i suoi consumatori.

Tuttavia, conseguentemente all’utilizzo sempre maggiore di internet, si stanno sviluppando metodi innovativi per trasferire questa potenzialità nel marketing online, creando esperienze sensoriali attraverso contenuti multimediali.

 

Se ancora non è possibile sfruttare sensi come il tatto e il gusto online ciò che si può fare è cercare di inserirli direttamente nel prodotto utilizzando la vista, l’alleato più importante nell’ e-commerce sensoriale.

Sebbene un brand non possa impartire un aroma attraverso il computer, non c’è nulla che impedisca a quel profumo di essere completamente integrato all’interno del brand .

Realtà Virtuale e Aumentata nel branding sensoriale

Sempre più attuale è l’uso della Realtà Aumentata e Virtuale per provare esperienze multisensoriali in ogni settore; senza bisogno di andare in store, lo store sarà a casa nostra.

L’azienda Uqido, specializzata in AR e VR e la prima azienda italiana a fornire un’esperienza multisensoriale nella VR, ha collaborato con l’azienda Methodos per fare seminari di formazione in modo da simulare il lavoro attraverso la VR; ha inoltre collaborato con l’ESA per simulare lo spazio; con il calzaturificio Quellogiusto per sponsorizzare scarpe e con altre aziende per raccontare un prodotto attraverso lo storytelling in VR e come montarlo.

 

Le nuove tecnologie ci permetteranno di collegare sempre più i sensi al virtuale, creando esperienze ancora più uniche e memorabili.

Quasi tutta la comprensione del mondo è vissuta attraverso i sensi, quindi perché non collegare, dove possibile, i propri prodotti e servizi alle emozioni umane?